Dal sito di social media Gab.ai arriva l’accusa (con annessa denuncia) per Google di violazione delle leggi federali antitrust in seguito alla rimozione di Gab dal Play Store.

Si tratta solo dell’ultimo episodio di una lunga battaglia legale che vede coinvolti da un lato piccole aziende tecnologiche e dall’altro i giganti della Silicon Valley come Facebook e Google.

A dire di Gab, Google priverebbe i suoi concorrenti, in modo discriminatorio, della possibilità di accedere al Play Store, che costituisce una risorsa essenziale, causando così un danno enorme.

Ancora una volta, in sostanza, una piccola realtà del mondo della tecnologia si va a scontrare con Google, lamentandosi della sua condotta monopolistica.

Il colosso di Mountain View ha bannato dal Play Store la piattaforma di social media in quanto ritenuta colpevole di aver violato le norme relative alle frasi che incitano all’odio, precisando che, per restare sul suo Store, le applicazioni di social network devono dimostrare un livello sufficiente di moderazione, anche per i contenuti che incoraggiano la violenza e sostengono l’odio contro i gruppi di persone.