Google ha deciso di abbassare la soglia di prezzo minima per vendere contenuti sul Play Store. A comunicarlo è direttamente il sito ufficiale di riferimento per gli sviluppatori (android-developers.blogspot), che ha anche spiegato le motivazioni di tale scelta.

A seguito di un progetto pilota lanciato in India all’inizio di quest’anno, infatti, il colosso di Mountain View ha stabilito il nuovo listino che sancisce il minimo prezzo a cui vendere le proprie app. Questa decisione è stata dettata dalla necessità di diversificare l’offerta a seconda del mercato in cui viene applicata.

Toccherà quindi agli sviluppatori scegliere se abbassare il costo necessario per aggiudicarsi una delle loro creazioni in base alle nuove disposizioni di Google oppure se tenerlo ai livelli attuali, con un margine di guadagno più alto ma con un (probabile) numero minore di vendite.

Vi elenchiamo i cambiamenti:

  • Brasile: R$ 0.99 (era R$2.50)
  • Cile: CLP $200.00 (era CLP $500.00)
  • Colombia: COP$ 800.00 (era COP$ 2000.00)
  • Ungheria: Ft 125.00 (era Ft 225.00)
  • Indonesia: Rp 3,000.00 (era Rp 12,000.00)
  • Malesia: RM 1.00 (era RM 3.50)
  • Messico: MXN$ 5.00 (era MXN$ 9.90)
  • Filippine: ₱15.00 (era ₱43.00)
  • Polonia: zł1.79 (era zł2.99)
  • Peru: S/. 0.99 (era S/. 3.00)
  • Russia: руб 15.00 (era руб 2.00)
  • Arabia Saudita:﷼ 0.99 (era 2.00﷼)
  • Sud Africa: R3.99 (era R10.00)
  • Tailandia: ฿10.00 (era ฿32.00)
  • Turchia: ₺0.59 (era ₺2.00)
  • Ucraina: ₴5.00 (era ₴8.00)
  • Vietnam: ₫6,000 (era ₫21,000.00)

Come vedete i paesi europei non sono quasi stati coinvolti, tuttavia queste novità sono un segnale forte sulla futura politica di investimenti e sviluppo di Google.

Via