Stando a quanto riportato da Reuters, le autorità statunitensi hanno avviato delle indagini relative ad alcuni dispositivi indossabili, inclusi modelli di Fitbit e Garmin, in seguito alle accuse mosse da Philips circa la presunta violazione di brevetti.

Con una nota ufficiale l’US International Trade Commission (USITC) ha confermato che tali indagini sono state avviate in seguito ad una denuncia presentata da Philips lo scorso mese, aggiungendo che anche altre aziende (incluse due cinesi) sono al centro di tale attività investigativa.

L’USITC non ha ancora preso alcuna decisione in merito a questo caso anche se si ripromette di farlo il prima possibile.

Pare che il caso sia incentrato su quattro brevetti di proprietà di Philips, che coprono una serie di funzioni relative agli smartwatch, tra cui il rilevamento del movimento e la segnalazione degli allarmi.

Un portavoce di Fitbit ha commentato la vicenda dichiarando che si tratta di affermazioni prive di fondamento, probabilmente legate alla mancata riuscita di Philips nel mercato dei dispositivi indossabili.

Philips, invece, nel commentare la questione ha detto di avere tentato di negoziare accordi di licenza con Fitbit e Garmin per tre anni ma i colloqui alla fine si sono interrotti.

Ora a decidere saranno i giudici.