Uno degli episodi più tristi della recente storia riguardante gli smartphone è indubbiamente legato al Samsung Galaxy Note 7. Le sue continue esplosioni hanno costretto il colosso coreano a ritirare il prodotto dal mercato e probabilmente hanno spinto i produttori a far meglio in tal senso.

Un simile episodio, tuttavia, vede partecipe il BQ Aquaris X5 Plus, smartphone dello scorso anno della giovane azienda spagnola. A detta di molti possessori del suddetto device, che hanno raccolto le proprie esperienza nel forum dedicato, la batteria del dispositivo si gonfierebbe a tal punto da deformare la scocca posteriore e rendere inutilizzabile lo smartphone.

A giudicare dalla foto queste parole non suonano come un’esagerazione, anche se l’entità del danno non dovrebbero essere paragonabile del tutto a quanto visto su Note 7, dove le pericolose esplosioni non erano affatto rare. Una deformazione della batteria del genere non è però affatto sicura, considerando anche il periodo estivo e le temperature a cui siamo abituati.

Se qualcuno di voi dovesse notare un simile comportamento sul suo BQ Aquaris X5 Plus dovrebbe dunque affrettarsi a contattare il servizio di assistenza BQ che per ora non si è ancora espresso a riguardo. Con grande probabilità l’azienda non esiterà a sostituire i modelli difettosi o a effettuare un rimborso, vista la pericolosità della situazione.

Aggiornamento del 23 agosto 2017 – BQ ci ha raggiunti con una dichiarazione ufficiale sull’accaduto, per spiegare che non c’è nulla di cui preoccuparsi:

Da BQ crediamo fermamente nella sicurezza dei nostri dispositivi. Per questo motivo, tutte le batterie che utilizziamo seguono un processo di omologazione in conformità alle direttive 2006/66/CE e 2013/56/UE, alla norma di sicurezza IEC 62133 e a quella di trasporto UN.38.3. Inoltre, sottoponiamo i dispositivi a un esauriente processo di validazione interno in cui vengono testati i cicli di carica e scarica, nonché i cicli di temperatura per assicurarne il perfetto funzionamento prima di entrare sul mercato.

Per comprendere il fenomeno noto come “batterie gonfie”, dobbiamo capire il funzionamento delle batterie al polimero di litio, quelle impiegate nei dispositivi BQ e nella stragrande maggioranza dei cellulari. Le batterie LiPo liberano gas all’interno di ogni processo di carica e scarica, in modo che, progressivamente e con ogni ciclo, presentino dimensioni leggermente più alte (tra il 2% e il 5% dall’inizio della loro vita fino ai 500 cicli). Questo è il normale comportamento di questo tipo di batterie.

Eccezionalmente, se le dimensioni di una cella superano quelle del relativo alloggiamento, si verifica un rigonfiamento. Sebbene sia un fenomeno vistoso, non costituisce alcun rischio (né esplosione né surriscaldamento) e l’unica precauzione che richiede è quella di non forare la cella, soprattutto in prossimità di una fonte di calore, poiché rilascerebbe gas infiammabili.

Le nostre batterie incorporano più meccanismi di sicurezza a diversi livelli. Il primo è quello meccanico: tutte dispongono di elementi di sicurezza fisici che impediscono sovratensioni, sovracorrenti, sovraccariche e sovra scariche. In seguito, lo standard JEITA (lo standard di riferimento per l’uso sicuro delle batterie LiPo) viene seguito per controllare i processi di carica, creando livelli differenti di corrente di carica in base alla temperatura di funzionamento della batteria in ogni momento.

Infine, i meccanismi di supervisione vengono incorporati nel software ad alto livello per monitorare la temperatura e la corrente di entrata e uscita nella cella e inducono l’arresto del dispositivo quando si verificano situazioni al di fuori delle condizioni di sicurezza, limitando la corrente di carica nonché quella che può utilizzare il dispositivo.

Inoltre, utilizziamo materiali conformi alla normativa UL 94 V-1 che soddisfano i requisiti di sicurezza della norma IEC 60950-1 nelle custodie meccaniche dei nostri dispositivi. Questi materiali impediscono la propagazione della fiamma nel caso ipotetico ed estremo della combustione nella cella, proteggendo l’integrità fisica dell’utente.

Allo stato attuale, il numero di dispositivi BQ che presentano il rigonfiamento della batteria rientra nei parametri normali e non esiste alcun caso notificato di combustione della cella della batteria.