L’International Telecommunication Union (ITU) ha pubblicato oggi quella che dovrebbe essere la bozza definitiva delle specifiche delle nuove reti 5G, che dovrebbe diventare effettiva nel mese di novembre. Sono state dunque definite le specifiche alle quali dovranno adeguarsi i produttori di dispositivi cellulari ma soprattutto i produttori delle infrastrutture di rete.

Ogni singola cella dovrà garantire una velocità di 20 Gbps in download e 10 Gbps in upload, mentre la velocità reale andrà suddivisa tra tutti gli utenti collegati alla cella. Secondo le specifiche stabilite dalla ITU le reti 5G dovranno essere in grado di supportare fino a un milione di dispositivi connessi per chilometro quadrato.

Potrebbe sembrare un numero esagerato ma le nuove reti dovranno supportare i tanti dispositivi IoT che vedremo nei prossimi anni. Le nuove stazioni base delle reti 5G dovranno garantire la connessione a qualsiasi cosa si muova fino a 500 km/h, in particolar modo nelle zone rurali che potrebbero essere attraversate da autostrade o linee ferroviarie ad alta velocità.

Le reti di nuova generazione dovranno garantire una latenza ancora inferiore a quella delle reti 4G/LTE, ferme a 4 millisecondi. Con le reti 5G si arriverà a un solo millisecondo mentre l’efficienza spettrale dovrebbe arrivare fino a 30 bit/Hz in download e 15 bit/Hz in upload.

Anche se la banda a disposizione sarà di 20 Gbps la velocità reale per ogni nodo partirà da 100 Mbps in download e 50 Mbps in upload. Si tratta di velocità simili, se non inferiori, alla rete attuale, ma ricordiamo che si tratta di velocità minime e non teoriche o ideali.

Nell’immagine qui sopra vedete riassunti i passi che devono ancora essere compiuti per la definizione dello standard 5G che sarà operativo entro il 2020.