L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM) è pronta a sanzionare gli operatori Vodafone, TIM, Wind Tre e Fastweb per aver mantenuto la tariffazione ogni 4/8 settimane nonostante la delibera dello scorso marzo; questa ordinava loro il ritorno alla tariffazione mensile “classica”.

Il procedimento riguarda le fatture di telefonia fissa, le offerte convergenti (telefono/Internet fisso + mobile) e il rinnovo di offerte commerciali: a causa della cadenza ogni 4/8 settimane, i clienti sono infatti portati a pagare un canone “mensile” in più ogni anno.

L’obiettivo dell’Autorità è quello di garantire la massima trasparenza e confrontabilità dei prezzi, permettendo al consumatore il controllo dei prezzi e dei consumi. AGCOM invia in questo modo, seppur indirettamente, anche un segnale a Sky: la nota piattaforma televisiva ha infatti già comunicato il passaggio alla tariffazione ogni 4 settimane, che sarà valido da ottobre; il rischio è infatti quello di contagiare altri mercati e costituire un “pericoloso” effetto domino: proprio ciò che si vuole evitare.

Gli operatori hanno presentato un ricorso al Tar contro la delibera di marzo, depositato con l’assistenza di Asstel, l’associazione di categoria: questi sostengono, tra gli altri punti, di aver garantito trasparenza e che il provvedimento violerebbe la libertà d’impresa trasformando i prezzi in tariffe controllate dall’alto.

E il settore mobile? Questi provvedimenti riguardano solamente gli operatori di telefonia fissa e le promozioni combinate, dunque niente da fare, dovremo continuare, a meno di sorprese, a pagare ogni 4 settimane la nostra offerta mobile.