Con Android 16 QPR1, il primo aggiornamento trimestrale di Android 16, Google porterà sui suoi Pixel supportati il Material 3 Expressive, la nuova filosofia di design presentata lo scorso 13 maggio e che sta pian piano rivoluzionando l’interfaccia utente di app, servizi e sistema operativo.

Uno dei capisaldi del redesign espressivo è l’effetto di sfocatura, sfruttato ampiamente in varie parti dell’interfaccia utente. Questo elemento non piace a tutti e pare che Big G possa correre ai ripari, implementando in futuro un’opzione per disabilitare questo effetto.

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L’interfaccia utente cambierà profondamente sui Pixel con Android 16 QPR1

Google rivoluzionerà l’interfaccia utente dei propri smartphone e tablet della gamma Pixel con l’aggiornamento mensile di settembre 2025. Il motivo è noto da tempo: dopo anni di stasi vissuti dal lancio di Android 12, con Android 16 QPR1 arriverà il Material 3 Expressive che investirà ogni parte dell’interfaccia utente.

Tra le novità del redesign rientrano una differente gestione dei colori dinamici, nuove animazioni, nuovo design per i vari elementi (pulsanti, slider, interruttori), centro di controllo rivisto, nuovi font e, soprattutto, tanti effetti di sfocatura dello sfondo. Molte di queste novità sono già visibili nell’immagine di copertina e nel seguente video (di qualche tempo fa) li abbiamo approfonditi.

L’effetto sfocatura desta un po’ di preoccupazioni

L’ultimo elemento della lista sta destando un po’ di preoccupazioni, soprattutto per quegli utenti che temono possa compromettere la leggibilità o per quegli utenti che soffrono di disabilità visive (e quindi intesa nell’ottica dell’accessibilità).

D’altronde, l’effetto di sfocatura dello sfondo è ben presente nella rinnovata interfaccia utente: lo troviamo ad esempio nel cassetto delle app, nel menù delle app recenti nel centro dei comandi rapidi e nel pannello delle notifiche; questi sono solo alcuni esempi.

A quanto pare, per venire incontro a questi utenti, in futuro Google implementerà un’impostazione di sistema (probabilmente nella sezione “Accessibilità”) per consentire agli utenti di disattivare questi effetti di sfocatura dall’interfaccia utente.

La conferma giunge da Mindy Brooks, vicepresidente delle divisioni Product Management e User Experiences on the Android Platform presso Google, che ha rilasciato un’intervista al portale Android Faithful.

In futuro arriverà una nuova opzione

Interpellata sulle criticità assimilabili a quelle che molti utenti hanno mosso ad Apple per la scarsa leggibilità del nuovo Liquid Glass, la dirigente ha suggerito che Big G usa la sfocatura per ridurre al minimo le distrazioni e mettere in risalto gli elementi chiave dell’interfaccia utente:

“Per quanto riguarda specificamente la sfocatura, la nostra speranza con l’uso della sfocatura era di riuscire a focalizzare l’attenzione dell’utente e di mantenerlo visivamente dove deve essere sullo schermo. E questo era in realtà il principio di progettazione alla base: come ridurre al minimo la distrazione, attraverso l’uso della sfocatura. Detto questo, sappiamo ovviamente che non soddisfa le esigenze di tutti gli utenti. Quindi implementeremo una nuova impostazione di personalizzazione in modo che sia possibile disattivare anche la sfocatura. Quindi arriverà nel prossimo futuro. Questo è un altro modo in cui stiamo cercando di assicurarci che, ancora una volta, con Android stiamo rendendo la piattaforma il più personalizzabile possibile per poter supportare tutti i nostri utenti, indipendentemente dalla loro posizione.”

Per dovere di cronaca, segnaliamo che già su Android esiste un’opzione sviluppatore che consente di eliminare gli effetti di sfocatura e si chiama Consenti sfocature finestre. Essa è attiva per impostazione predefinita e, disattivandola, si ottiene un risultato simile a quello che dovrebbe dare la nuova impostazione che arriverà in futuro.

La natura da “opzione sviluppatore” di questa funzionalità implica che ci vorrà comunque del lavoro per rendere il tutto perfettamente funzionale: nella prima fase serviranno sviluppo, test e verifiche di molti aspetti; nelle fasi successive sarà necessario inserire descrizioni, eventuali grafiche esplicative e, soprattutto, scegliere dove collocare l’opzione.

“Nel prossimo futuro” non fornisce indicazioni precise su quando effettivamente questa novità possa vedere la luce. Immaginiamo che, nei prossimi mesi, qualcosa possa iniziare a muoversi nelle build del canale Android Canary prima e nelle build del programma Beta poi.