Nella settimana della maggiore diffusione dell’editing nativo delle immagini nell’app di Gemini, Google ha avviato il rollout di “nuovi” modelli per il proprio assistente basato sull’intelligenza artificiale.
La novità principale risiede nel fatto che i due modelli della famiglia 2.5 passano dalla fase “sperimentale” alla fase “anteprima”. Andiamo a scoprire cosa cambia e a riepilogare i modelli disponibili, sia per gli utenti standard che per gli abbonati Advanced.
Gemini: i modelli 2.5 Flash/2.5 Pro escono dalla fase sperimentale
Come anticipato in apertura, Google ha avviato il rollout di “nuovi” modelli disponibili nell’app (Web e per dispositivi Android o iOS) di Gemini. Il virgolettato è d’obbligo dato che, in realtà, si tratta di novità che investono i già esistenti modelli 2.5 Flash e 2.5 Pro.
Fino a qualche giorno fa, i due modelli erano etichettati come “experimental” (sperimentali). Con l’ultimo aggiornamento, per i due modelli è iniziata la fase successiva, quella della “preview” (anteprima). Questo aspetto suggerisce che lo sviluppo stia procedendo in maniera attiva e si stia avvicinando alla naturale conclusione.
Modelli disponibili per gli utenti standard e per gli abbonati Advanced
Di seguito riepiloghiamo quali sono i modelli disponibili per gli utenti “standard”, ovvero quegli utenti che non dispongono del piano in abbonamento:
- Modello 2.0 Flash (Aiuto completo e rapido) – è il modello “predefinito” quando iniziamo a interagire con il chatbot; essendo una versione leggera e rapida (da qui “Flash”) è pensato per fornire assistenza quotidiana, quindi va benissimo nel momento in cui abbiamo bisogno di risposte non troppo approfondite.
- Modello 2.5 Flash (preview) (Il nostro nuovo modello di ragionamento, creato per la velocità) – è l’evoluzione del vecchio modello 2.0 Flash Thinking; la famiglia “2.5” è composta da soli modelli con capacità di ragionamento.
- Modello 2.5 Pro (preview) (Ragionamento, matematica e programmazione) – si tratta di una versione freemium (gratuito ma con dei limiti) di quello che è attualmente il modello più avanzato.
- Modello Deep Research (Ricevi report di ricerca approfonditi) – sebbene sia basato sulla generazione precedente, questo modello rende il chatbot un vero e proprio assistente di ricerca; Gemini sarà in grado di analizzare e valutare risultati da oltre 100 siti Web per aiutare l’utente a fare confronti, analisi e tanto altro, una sorta di cacciatore di fonti e documentazione.
Oltre a potere sfruttare il modello 2.5 Pro (preview) senza limitazioni, gli utenti abbonati a Gemini Advanced possono contare su un paio di modelli diversi:
- Modello Deep Research with 2.5 Pro (Ricevi report di ricerca approfonditi) – è il modello che rende il chatbot un vero e proprio assistente di ricerca ma, a differenza di quello disponibile per gli utenti standard, ruota attorno al modello 2.5 Pro, più recente e più performante.
- Modello Veo 2 (Genera video da testo) – è il modello che Google ha presentato lo scorso 15 aprile per donare a Gemini la capacità di generare video di 8 secondi a partire da un semplice prompt testuale.
Chiudiamo segnalando che, negli Stati Uniti (e in tutti i mercati dove esso è disponibile), il modello Personalization (experimental) è stato rinominato in 2.0 Flash with Search History. Annunciato da Google lo scorso 13 marzo, questo modello permette all’assistente di fornire risposte basate anche sulla cronologia di ricerche dell’utente (ammesso che l’utente fornisca il suo consenso).
Come scaricare o aggiornare l’app dell’assistente IA di Google
Gemini è disponibile ufficialmente in Italia sia come Web App (al sito https://gemini.google.com/app) che come “app” per dispositivi Android (è sempre parte di app Google, alla pari di Google Assistant), con la pagina dell’app sul Google Play Store che è raggiungibile tramite il badge sottostante.
Al netto del collegamento alla funzionalità è bene verificare che sul vostro dispositivo sia installata la più recente versione di App Google che, come detto, è il vero “contenitore” dell’assistente basato sull’intelligenza artificiale del colosso di Mountain View: per farlo, basterà effettuare un tap sul badge sottostante e, ancora, su “Aggiorna” nel caso in cui venisse segnalata la presenza di un aggiornamento.