Nella giornata di ieri sono stati annunciati i nuovi dispositivi del colosso di Mountain View: la serie Pixel 9. Questa nuova serie, che comprende Google Pixel 9, Pixel 9 Pro e Pixel 9 Pro XL, porta con sé diverse novità rispetto alla generazione precedente. Una delle innovazioni principali è il lettore di impronte digitali, integrato come al solito nel display OLED, che ora è molto più veloce. Il lettore ottico della serie Pixel 8, anche essendo un passo avanti rispetto ai modelli precedenti, non era sicuramente ancora al livello di quelli di altri brand.

Per la nuova generazione, Google ha scelto di passare ad un lettore di impronte digitali ad ultrasuoni Qualcomm 3D Sonic Gen 2, abbandonando completamente la tecnologia ottica utilizzata in precedenza. Questo cambiamento porta con sé prestazioni significativamente migliorate: il nuovo lettore è il 50% più veloce rispetto a quello montato sui Pixel 8. Qualcomm, peraltro, definisce questo sensore come il “più veloce al mondo” tra quelli ad ultrasuoni integrati nel display.

Con l’integrazione del nuovo sensore (da 8×8 mm), oltre alla maggiore velocità, ci si aspetta anche una maggiore affidabilità. Infatti, il lettore di impronte digitali funzionerà in modo ottimale anche se le dita sono bagnate. Inoltre, è dotato di una tecnologia anti-spoofing avanzata, che aumenta la sicurezza del dispositivo.

L’anti-spoofing è una tecnologia che aiuta a prevenire tentativi di accesso al dispositivo, come l’uso di fotografie o modelli falsi delle impronte digitali. In pratica, serve a garantire che solo le vere impronte registrate sul dispositivo possano sbloccarlo, offrendo così una sicurezza maggiore contro accessi non autorizzati.

Tra le novità annunciate ieri, c’è anche il Google Pixel 9 Pro Fold. A differenza degli altri modelli della serie, questo dispositivo è dotato di un lettore di impronte digitali montato lateralmente che utilizza un sensore capacitativo tradizionale.