Sebbene tutta l’attenzione sia centrata sulla nuova linea Pixel 9 di Google, Pixel 9 Pro, Pixel 9 Pro Fold e Pixel Pro XL, oltre alle Google Pixel Pro Buds 2 e al Pixel Watch 3, ci sono anche tre nuove app che promettono di rendere questi dispositivi ancora più utili.

Google sta finalmente introducendo una vera app per il meteo, un innovativo studio di intelligenza artificiale per la generazione di immagini e una nuova app chiamata Screenshots, pensata per aiutare tutti gli utenti a mantenere l’organizzazione dei contenuti.

Google Pixel Meteo

Iniziamo parlando della nuova app Google Pixel Meteo, che è sicuramente la più rinnovata dal punto di vista grafico e funzionale tra tutte e tre le nuove app. Rispetto alla vecchia app, la nuova interfaccia dell’app meteo appare sicuramente meno affollata, senza sacrificare nessun dettaglio. Ha, in cima alla pagina, la temperatura attuale e un’animazione del meteo.

La nuova app meteo di Google

Scorrendo verso il basso, invece, è possibile vedere informazioni come approfondimenti meteorologici basati sull’intelligenza artificiale, una previsione oraria e una previsione fino a 10 giorni. Più in basso, ancora, troviamo metriche più specifiche, come la qualità dell’aria, l’indice UV e la velocità del vento, che possono essere riposizionate nella vista principale dell’app, dando priorità ai dati che più ci interessano.

Questa nuova app sfrutta essenzialmente la potenza del nuovo chip Tensor G4 di Google in accoppiata a Gemini Nano per creare previsioni in brevi e utili riassunti.

Gli approfondimenti meteorologici, basati sull’IA, si basano su riassunti brevi ed efficaci; immaginate di dover uscire di casa e di aver bisogno di informazioni rapide: ecco esattamente ciò che stavamo cercando.

Il design di questa nuova app è davvero impressionante e mostra finalmente tutti i widget meteo Google Material You in un unica posizione. Ciò significa che non abbiamo più bisogno di scaricare app meteo di terze parti sui dispositivi Pixel. 

Google Pixel Meteo debutta con il Pixel 9, ma siamo ottimisti che Google estenderà ufficialmente il supporto anche agli altri dispositivi.

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Google Pixel Screenshots

Abbiamo visto finora come l’intelligenza artificiale possa aiutarci a scrivere un testo, un’email o riassumere qualsiasi cosa. Ma pensiamo se ci fosse la possibilità di sfruttare l’IA per estrarre dati leggibili dalle immagini, organizzarli e usarli per rispondere alle nostre domande? Grazie alla nuova famiglia Pixel 9, questo è possibile attraverso la nuova app Pixel Screenshots.

Google Pixel Screenshot

Pixel Screenshots, che debutta sulla serie Pixel 9, una volta attivata analizza ogni screenshot che viene salvato sullo smartphone. Grazie al nuovo chip Tensor G4 di Google abbiamo la possibilità di chiedere direttamente a Gemini cosa abbiamo fatto sul nostro telefono, anche mesi fa, e ricevere non solo una risposta ma anche lo screenshot specifico che Gemini stesso sta utilizzando per generare quella risposta.

Nel dettaglio, questa nuova app è un po’ come un diario, ma con degli screenshot. Insomma, abbiamo la possibilità di utilizzare l’IA per cercare, tra tutti i nostri screenshot, informazioni, foto, luoghi, promemoria e altre informazioni che magari abbiamo salvato attraverso uno screenshot tempo fa, ma che abbiamo perso all’interno della galleria fotografica.

Google Pixel Screenshot sembra essere molto simile alla tanto criticata funzione Recall di Microsoft, che l’azienda aveva posticipato dopo le polemiche riguardo la privacy. Microsoft con Recall avrebbe costantemente catturato screenshot delle attività su un PC, dopodiché le persone avrebbero potuto ricercare informazioni su ciò che avevano fatto sul PC. A differenza dell’app Pixel Screenshot di Google, Recall funzionava automaticamente in background, aumentando il rischio sulla privacy. Tuttavia, Google Pixel Screenshot sembra funzionare solo con screenshot catturati dall’utente.

Google Pixel Studio

Google Pixel Studio

Un’altra app che viene lanciata in anteprima insieme ai nuovi dispositivi Google è Google Pixel Studio, un generatore di immagini attraverso l’IA. La nuova app utilizza un modello locale, grazie al SoC Tensor G4 di Google, per trasformare i prompt basati su testo in immagini. Il modello utilizzato è Imagen 3 di Google e, come Midjourney e altri generatori di immagini, si basa sull’apprendimento automatico, che consente di convertire prompt testuali in immagini.

Oltre alla creazione di immagini, l’app offre strumenti per l’editing, che permettono di riposizionare o cancellare oggetti all’interno di un’immagine. Ci suggerisce anche stili artistici, a seconda del prompt. Molti generatori di immagini basati su intelligenza artificiale richiedono un costoso abbonamento mensile, ma con Google Pixel Studio, grazie al suo funzionamento totalmente offline, non dobbiamo più preoccuparci di pagare ulteriori costi per utilizzare queste funzioni.