Dopo mesi e mesi di indiscrezioni, Samsung ha ufficialmente presentato il suo primo anello smart gettando di fatto un guanto di sfida a tutte quelle aziende che già da qualche tempo sono impegnate in questo segmento del settore wearable; Galaxy Ring è il primo tentativo del colosso coreano nel settore degli anelli intelligenti, ma nonostante ciò ha già riscosso l’interesse di diversi fan del brand.
Inizialmente però, alcuni utenti sono rimasti delusi da alcune dichiarazioni fatte dall’azienda in occasione dell’evento di presentazione, dichiarazioni che però sembrano essere state leggermente fuorvianti sotto alcuni punti di vista; oggi dunque vediamo di fare un po’ più di chiarezza riguardo la compatibilità di Galaxy Ring con gli smartphone Samsung e non, oltre a vedere alcune indicazioni fornite dall’azienda per l’utilizzo del dispositivo.
Galaxy Ring funziona anche con gli smartphone non Samsung, al netto di qualche rinuncia
Samsung ha dunque deciso di tuffarsi nel settore degli anelli intelligenti, Galaxy Ring si prefigge lo scopo di fornire agli utenti uno strumento in grado di offrire un approccio semplice al benessere quotidiano, in un formato piccolo e discreto.
I dati rilevati dal dispositivo vengono raccolti e analizzati da Samsung Health che riceve l’aiuto, come ormai d’obbligo di questi tempi, dell’intelligenza artificiale Galaxy AI, grazie alla quale l’anello può generare un rapporto dettagliato sullo stato di salute dell’utente. Prima di proseguire rinfreschiamoci la memoria con le principali caratteristiche di Galaxy Ring:
- Nordic MCU
- 8 MB di memoria
- connettività Bluetooth 5.4
- sensori: accelerometro, PPGO, 2 PD + 2 LED (G) + 2 VCSEL (R, IR), temperatura cutanea
- certificazione IP68, resistenza fino a 10 ATM
- batteria da 18 a 23,5 mAh (in base alla taglia), con custodia di ricarica da 361 mAh
- dimensioni e peso:
- anello: 7 x 2,6 mm, da 2,3 a 3 g (taglia 5-13)
- custodia: 48,9 x 48,9 x 24,51 mm, 61,3 g
Come anticipato in apertura, in seguito all’evento di presentazione alcuni utenti sono rimasti delusi da alcune dichiarazioni dell’azienda, nello specifico per quel che concerne la compatibilità di Galaxy Ring con gli smartphone: secondo quanto lasciato intendere dalla società, l’anello sarebbe stato compatibile esclusivamente con gli smartphone Samsung Galaxy ma, a quanto pare, sembra che in realtà non sia così.
There are some reviews out there claiming that the Samsung Galaxy Ring only works on a Samsung device, therefore it doesn’t work on other Android devices.
This is untrue.
All you have to do is install the Galaxy Wearable app, connect, and go through the setup process. pic.twitter.com/H6Jm97hJSI
— M. Brandon Lee | THIS IS TECH TODAY (@thisistechtoday) July 21, 2024
Come potete notare dal tweet qui sopra, sembra che il primo anello intelligente di Samsung possa essere compatibile con qualsiasi smartphone Android; il video infatti mostra l’anello accoppiato con uno smartphone di Nothing.
Sembra dunque che per utilizzare Galaxy Ring con uno smartphone non Samsung sia sufficiente scaricare l’app Galaxy Wearable e seguire la procedura di configurazione, durante la quale l’utente potrebbe dover contestualmente installare sul proprio dispositivo Samsung Health e SmartThings.
Ovviamente, il fatto che il dispositivo funzioni anche accoppiato con uno smartphone di diversi brand, non implica che l’utente possa beneficiare di tutte le sue funzionalità; nello specifico non avendo un dispositivo Galaxy bisognerà rinunciare ad alcune funzionalità come Energy Score e i consigli sulla salute di Galaxy AI.
Non è chiaro se Samsung abbia volutamente confuso i propri utenti durante l’evento di presentazione dichiarando l’esclusiva compatibilità con i propri smartphone, in realtà il tutto potrebbe anche semplicemente essere legato alle possibilità offerte da Android di installare i software dell’azienda su altri smartphone, ad ogni modo questa è sicuramente una notizia che farà felici diversi utenti intenzionati all’acquisto di Galaxy Ring.
Oltre a tutto ciò, è bene tenere a mente anche un paio di ulteriori indicazioni fornite dall’azienda in merito all’utilizzo dell’anello intelligente in questione: secondo quanto riportato in una pagina di supporto ufficiale di Samsung, il dispositivo indossabile dovrebbe essere tenuto lontano dai magneti visto che “alcune funzioni, come il conteggio dei passi, potrebbero non funzionare correttamente se si tiene un magnete o un oggetto magnetico nella mano che indossa l’anello”.
Inoltre, come segnalato anche da altri produttori di dispositivi simili, Galaxy Ring non dovrebbe essere utilizzato durante il sollevamento pesi e altri esercizi che coinvolgono le macchine; questa indicazione da parte dell’azienda ha il duplice scopo di proteggere sia l’anello che le mani dell’utente, che potrebbero subire lesioni qualora il dispositivo dovesse impigliarsi in qualche macchinario.
Insomma, nonostante Samsung sia al suo primo tentativo nel settore degli anelli intelligenti, Galaxy Ring sembra avere tutte le carte in regola per potersi ritagliare la propria fetta di mercato (nonostante il prezzo) e competere con i principali concorrenti; l’apparente compatibilità con qualsiasi smartphone Android inoltre, nonostante le rinunce menzionate, potrebbe aumentare ulteriormente l’interesse da parte di alcuni utenti.