Mettere lo smartphone in modalità aereo fa ormai parte della routine di chi si appresta a prendere un volo, ma serve davvero a qualcosa al giorno d’oggi? Secondo quanto riscontrato anche da specifici studi approfonditi, la risposta è “no”. Il fatto che il telefono possa interferire con il sistema di navigazione dell’aereo è un mito, ed è stato dimostrato.

Non serve mettere la modalità aereo… in aereo: per la sicurezza è inutile

Solitamente si tende a mettere lo smartphone in modalità aereo durante i voli, con il timore che il dispositivo possa in qualche modo andare a interferire con i sistemi di volo e causare gravi problemi. In realtà, non c’è alcuna necessità di farlo e di preoccuparsene, come dimostra anche lo studio approfondito svolto dalla Federal Aviation Administration (FAA) statunitense risalente a qualche anno fa.

Negli anni ’90 le preoccupazioni relative a possibili interferenze portarono al divieto di eseguire telefonate durante i voli, ma da allora sono stati fatti progressi tecnologici (pico-celle comprese) che garantiscono che i segnali telefonici non possano interferire con i sistemi dell’aereo. In realtà, il suddetto studio aveva dimostrato che anche senza queste pico-celle le possibilità di interferenze rasentano lo zero. Di conseguenza questa preoccupazione è diventata di fatto obsoleta, e alcune compagnie aeree consentono dallo scorso anno di effettuare telefonate, inviare messaggi e guardare video in streaming: questo anche grazie alle regole delineate dalla Commissione europea nel 2022 ed entrate in vigore nel corso del 2023.

Il principale motivo di preoccupazione delle compagnie aeree (e non solo) che non consentivano o non consentono tuttora di utilizzare lo smartphone a bordo in tal senso riguarda altro. Probabilmente avete indovinato: il disturbo nei confronti degli altri passeggeri. Essere rinchiusi in uno spazio relativamente piccolo, circondati da telefonate ad alta voce potrebbe non costituire la migliore esperienza (che si tratti delle sole fasi di decollo e atterraggio o meno).

Del resto, gli episodi di “rabbia aerea” causata da fattori di stress a bordo dei voli sono diventati un serio problema, negli Stati Uniti come in altri Paesi, e sembra che le cose stiano peggiorando sempre di più. La FAA ha segnalato infatti più di 10.000 passeggeri indisciplinati tra il 2021 e il 2023, con un aumento di circa il 300% rispetto al periodo 2018-2020. In sostanza, al giorno d’oggi, mettere il telefono in modalità aereo potrebbe servire più come atto di comune cortesia che come precauzione di sicurezza. Oppure potrebbe essere utile per risparmiare un po’ di batteria, evitando allo smartphone la continua ricerca di segnale in volo.

Leggi anche: Recensione Xiaomi 14: lo smartphone maneggevole che ha tutto al top