In passato era possibile controllare il volume di un gruppo di smart speaker Google Home, ma a un certo punto questa funzionalità è stata rimossa a causa di una controversia sui brevetti tra Google e Sonos che detiene il brevetto per questa tecnologia “audio multiroom”.

In seguito a una sentenza Google è stata costretta a risarcire Sonos con 32,5 milioni di dollari, oltre a rimuovere la funzionalità su alcuni dei suoi dispositivi, ma ora un giudice ha ribaltato la situazione.

Il brevetto Sonos non è valido in quanto retrodatato artificialmente

Secondo quanto riportato da Reuters, Google ha iniziato a vendere dispositivi con questa funzionalità nel 2015 e Sonos ha rivendicato un brevetto nel 2019, ma lo aveva collegato a un’applicazione del 2006, retrodatando artificialmente la data di rilascio.

Il giudice distrettuale americano William Alsup ha affermato che i prodotti Google anticipano i brevetti Sonos del 2019 e quindi li rendono inapplicabili. Il giudice ha inoltre affermato che il brevetto veniva utilizzato per “arricchire un pretendente” con un “gioco di prestigio”.

Gli addetti del settore sperano che Google possa riportare due funzionalità Android disponibili su tutti i dispositivi tranne Pixel: la possibilità di controllare il volume dei gruppi di altoparlanti durante gli stream e la facoltà di espanderli a più dispositivi dal selettore dell’output multimediale.

Ieri un portavoce di Sonos ha affermato che la sentenza è “errata sia in fatto che in diritto” e che la società avrebbe presentato ricorso.

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