Tra le funzionalità di Fitbit Sense 2 troviamo anche Body Response, una soluzione dedicata a chi desidera sfruttare lo smartwatch per tenere sotto controllo la propria salute.

In particolare, si tratta di una funzionalità che sfrutta un apposito algoritmo e varie informazioni recuperate dai sensori dello smartwatch (come i cambiamenti della frequenza cardiaca, della temperatura della pelle e dei livelli di micro-sudore) per determinare quando l’utente è particolarmente stressato.

Come funziona il rilevamento dello stress di Fitbit Sense 2

Attraverso un post sul blog ufficiale il team di Google ha voluto fornire qualche dettaglio aggiuntivo sul sistema ideato per consentire a Fitbit Sense 2 di rilevare questo particolare livello di stress.

Il primo passo è stata la creazione di un apposito algoritmo per calcolare la capacità di gestione dello stress (al risveglio dell’utente esamina i dati fisiologici, di sonno e di attività dell’ultima notte, del giorno precedente e della settimana precedente per prevedere quanto probabilmente sarà resiliente a situazioni stressanti).

La funzione Body Response di Fitbit Sense 2 sfrutta anche un sensore di attività elettrodermica continua (cEDA), capace di monitorare per l’intera giornata i livelli di micro-sudore sul palmo della mano e, grazie ad un apposito algoritmo di apprendimento automatico, determinare i momenti di particolare stress, così da aiutare gli utenti a capire quali possano essere le relative cause (nel primo mese di utilizzo dello smartwatch l’algoritmo traccia quella che è la linea base, ossia il riferimento da prendere in considerazione per valutare i vari cambiamenti).

E così, quando la frequenza cardiaca aumenta e la temperatura della pelle diminuisce, è probabile che la funzione Body Response invii all’utente una notifica per avvisarlo di un potenziale picco di stress.

Per mettere alla prova questa funzionalità di Fitbit Sense 2 il team di Google ha condotto appositi test di stress sociale controllato, i cui partecipanti hanno anche preso parte a un finto colloquio per un “lavoro da sogno” e ad un test di matematica a sorpresa.

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