Il successo degli smartwatch con sistema operativo Wear OS di Google e la loro capacità di tenere il passo degli eterni rivali Apple Watch — il cui primato non sembra comunque facile da mettere in discussione — non passa soltanto attraverso miglioramenti relativi al comparto hardware o al sistema operativo in sé, ma anche e soprattutto per un impegno maggiore nella cura del parco applicazioni sfruttabile sui wearable. È proprio su questo aspetto chiave che Google ha scelto di intervenire fin da subito attraverso la creazione di un percorso di aggiornamento che punta a rendere le app per Wear OS davvero indipendenti da quelle per Android.

Cosa cambia per le app per Wear OS di Google

Negli ultimi anni, il sistema operativo Wear OS sembra finalmente uscito dal pantano in cui era finito e la ripresa è legata a doppio filo al nome di Samsung. Del resto, la volontà di Google di risollevare le sorti di un OS che appariva in declino è ben testimoniata dall’impegno diretto nel settore nelle forme di Google Pixel Watch. Sebbene non perfetto, il primo smartwatch Pixel presenta un’importanza che va oltre la qualità del prodotto in sé: Big G crede nel futuro degli smartwatch Wear OS e vuole dare il buon esempio.

Un altro passo nella giusta direzione, come si diceva, è stato appena compiuto con riguardo alle applicazioni: chiunque voglia pubblicare un’app sul Google Play Store deve fare i conti con la Play Console e quest’ultima si è appena arricchita di un percorso di rilascio dedicato a Wear OS. Il portato pratico del cambiamento — come spiegato da Google — è presto detto: a partire da marzo 2023, gli sviluppatori di app per Wear OS potranno pubblicare degli aggiornamenti del tutto slegati da quelli per altri form factor.

Insomma, gli sviluppatori potranno condurre dei test coinvolgenti gli utenti, gestendoli e tracciandoli in maniera più accurata, e provvedere al roll out pubblico delle sole app per smartwatch. Il cambiamento è ancora più rilevante per gli sviluppatori di app con numeri importanti e tanti form factor da gestire (auto, smartphone, TV, etc.): i team dedicati a Wear OS potranno rilasciare aggiornamenti più frequenti senza guardare agli altri. Per i team più piccoli e interessati solo a Wear OS, la novità potrebbe eliminare del lavoro altrimenti necessario. Insomma, è una buona notizia praticamente per tutti, utenti compresi.

Se fate parte della platea degli sviluppatori e volete scoprire maggiori dettagli su come questo cambiamento inciderà sul vostro lavoro, potete visitare la pagina ufficiale dedicata.

Leggi anchemigliori smartwatch con e senza Wear OS