Uno degli aspetti più sottovalutati in fase di acquisto di un nuovo smartphone, ma che influenza radicalmente le prestazioni e la reattività generale del sistema, è la tipologia nonché la velocità delle memorie utilizzate. Negli ultimi anni stiamo vedendo sempre più smartphone abbandonare le memorie eMMC in favore delle più veloci UFS. Lo scorso anno sono state annunciate le memorie UFS 4.0, un aggiornamento significativo per la tecnologia di archiviazione utilizzata nei telefoni cellulari. Si tratta di una nuova versione della memoria flash universale (UFS) che promette di raddoppiare le velocità della generazione che andrà a sostituire.

In questo articolo vediamo cosa significa UFS 4.0, quali vantaggi concreti offre rispetto alla versione UFS 3.1 e quando saranno disponibili le prime memorie con questo nuovo standard.

I vantaggi delle memorie UFS rispetto a quelle eMMC

Partiamo dall’inizio. Universal Flash Storage (UFS) è uno standard progettato e aggiornato da Joint Electron Device Engineering Council (JEDEC), l’organismo che si occupa di definire e approvare gli standard delle memorie di archiviazione a stato solido. Nell’agosto del 2022 JEDEC ha reso pubblico lo standard UFS 4.0, che va a prendere il posto della versione attualmente sul mercato UFS 3.1 pubblicata nel 2020.

Differenze memorie eMMC e UFS

Come è possibile intuire dall’immagine, le memorie UFS hanno l’enorme vantaggio rispetto alle eMMC di contare sull’interfaccia full-duplex. Le memorie eMMC dispongono, invece, dell’interfaccia half-duplex, che può essere intesa come una strada a senso unico nella quale il traffico può scorrere in un senso o nell’altro, ma non in entrambi contemporaneamente; ciò significa che le memorie eMMC non possono leggere o scrivere allo stesso tempo ma solo in successione. Al contrario, le memorie UFS sono in grado di fare entrambe le cose simultaneamente consentendo operazioni di lettura e scrittura in parallelo. Da qui si capisce perché gran parte degli smartphone, ad eccezione di alcuni modelli entry level, vengono dotati di memorie UFS.

Il motivo per cui la velocità delle memorie è importante si nasconde nel fatto che la rapidità di reazione in fase di apertura di un’app – ma non solo – è determinata in primo luogo da essa e in secondo luogo dalle prestazioni erogate dal chipset.

Le memorie UFS 4.0 raddoppiano la velocità rispetto alle UFS 3.1, ma non solo

A questo punto è facilmente deducibile che la nuova versione UFS 4.0 sia più veloce della precedente UFS 3.1. Parlando di numeri, le memorie UFS 4.0 raddoppiano la velocità di lettura sequenziale rispetto alle UFS 3.1, passando da 2.100 MB/s a 4.200 MB/s e più che raddoppiano la scrittura sequenziale da 1.200 MB/s a 2.800 MB/s. Si tratta di aggiornamenti significativi che migliorano in maniera evidente la velocità con cui il telefono avvia le app e salva i file nella memoria interna. Un bel passo avanti se si pensa che la velocità di scrittura dello standard UFS 3.1 del 2020 (tuttora usato sui migliori top di gamma) si attesta a 1200 MB/s, mentre quello UFS 3.0 del 2018 (qui un nostro approfondimento) raggiungeva un massimo di soli 410 MB/s.

Tuttavia, la velocità non è tutto. Samsung, l’azienda che ha svelato per prima l’UFS 4.0, afferma che sono stati fatti passi in avanti anche sul lato consumi: si è calcolato, infatti, che il nuovo standard consumi il 46% in meno di energia rispetto all’UFS 3.1 grazie ad una riduzione della tensione di alimentazione della memoria che è stata abbassata da 3,3 V a 2,5 V. Si parla di un consumo di circa 1mA per una velocità di trasferimento di 6.0Mbps. Il tutto dovrebbe garantire una autonomia maggiore a parità di capacità della batteria.

Allo stesso tempo il nuovo standard non garantisce solo prestazioni più veloci. Come confermato da Samsung, i moduli UFS 4.0 hanno dimensioni risicate e raggiungono uno spessore di solo 1 mm, con una dimensione massima di 13 mm di lunghezza e 11 mm di larghezza per un modulo da 1 TB di capacità. Si tratta di uno spazio di archiviazione considerevole in un’unità di dimensioni molto piccole, il che garantisce, tra le altre cose, di salvare spazio fisico prezioso all’interno dei dispositivi.

Quando gli smartphone integreranno le nuove memorie UFS 4.0

Il nuovo standard per le memorie di tipologia flash farà il suo debutto, con tutta probabilità, negli smartphone top di gamma già dai primi mesi del 2023.

In realtà c’è già uno smartphone con il supporto alle nuove memorie: si tratta dei nuovi Vivo X90, che attualmente non sono commercializzati in Italia anche se dovrebbero essere pronti al debutto sui mercati internazionali.

Uno smartphone che sarà certamente distribuito sin da subito anche da noi è il Samsung Galaxy S23, di cui sono stati svelati i prezzi e che verrà annunciato durante l’evento Galaxy Unpacked il giorno 1 febbraio 2023. Come vi abbiamo raccontato qualche giorno fa in questo articolo, con tutta probabilità i nuovi top di gamma della casa sudcoreana saranno dotati delle nuove memorie UFS 4.0, dando così la possibilità a tutti coloro che sono intenzionati ad acquistare uno dei modelli della famiglia di beneficiare dell’enorme velocità di scrittura e lettura.

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