Nel maggio del 2019, quando è stata lanciata la Modalità guida di Google Assistant, il colosso di Mountain View ha lasciato intendere che l’obiettivo di questa funzionalità era principalmente quello di sostituire Android Auto per i telefoni.

All’epoca l’impressione era che Google Assistant dovesse prendere sempre più il controllo dell’intero ecosistema di app e servizi di Google, inclusa l’esperienza relativa all’utilizzo mentre si è alla guida di un veicolo.

Solo che, nonostante il lancio della funzionalità fosse previsto per l’estate del 2019, gli utenti hanno dovuto attendere il mese di novembre del 2020 per provare la Modalità guida di Assistant, peraltro limitatamente all’interno di Google Maps mentre la soluzione annunciata nel 2019 è stata effettivamente implementata a settembre del 2021, con un ritardo di oltre due anni rispetto alle previsioni iniziali.

La Modalità guida di Google Assistant fa un passo indietro

Nel frattempo ne sono successe di cose, incluso il rilascio di Android 12, con cui Google ha deciso di impedire il funzionamento di Android Auto for Phone Screens, dapprima solo per i nuovi device e, da giugno 2022, anche per tutti gli altri.

Ma i progetti del colosso di Mountain View pare siano cambiati anche per la Modalità guida di Assistant, almeno ciò è quanto emerge dalla versione 13.39 beta di App Google, che contiene un messaggio con il quale informa che la schermata Guida (ossia quella della Modalità guida di Assistant all’interno di Google Maps) sarà disabilitata il 21 novembre 2022, invitando gli utenti a usare Google Maps per una navigazione hands-free (“Driving screen will be disabled Nov 21, 2022; use Google Maps for future hands-free navigation”).

Gli screenshot che seguono mostrano l’interfaccia della schermata Guida di Google Maps:

Modalità guida di Assistant

In pratica, con questa modifica la Modalità guida abbandona il ruolo di alternativa ad Android Auto, divenendo piuttosto una scorciatoia per Google Maps.

Ma probabilmente non c’è da stupirsi più di tanto se si considera che oramai da tempo Google Assistant ha iniziato ad allontanarsi sempre più da progetti non concentrati esclusivamente sulle funzionalità dell’assistente vocale, perdendo un po’ della centralità conquistata negli scorsi anni.