A distanza di una settimana dall’annuncio ufficiale da parte di Qualcomm, che ha svelato la data di presentazione del prossimo Snapdragon 8 Gen 2, in programma per il 15 novembre 2022, emergono nuovi dettagli su questo SoC destinato all’utilizzo su dispositivi mobili Android di fascia alta, che troveremo su parecchi smartphone top gamma del 2023.

Grazie ad un report del portale Wccftech.com siamo in grado di farci una prima idea su cosa aspettarci da questo SoC che andrà a migliorare ulteriormente, sotto svariati aspetti, l’attuale soluzione top di gamma di Qualcomm, ovvero lo Snadpragon 8+ Gen 1.

Snapdragon 8 Gen 2: Qualcomm non vuole ripetere gli errori fatti con la Gen 1

Leggendo le nostre pagine o semplicemente girando un po’ tra i vari social o aggregatori di notizie, molti sapranno che, per Qualcomm, lo Snapdragon 8 Gen 1 è stato un vero e proprio pasticcio, un SoC capace di deludere le rosee aspettative della vigilia sotto molti aspetti.

Qualcomm ha imparato dai propri errori, lanciando qualche mese fa lo Snapdragon 8+ Gen 1, una versione che ha migliorato, in maniera significativa, gli aspetti su cui il fratello si è mostrato carente: il cambiamento principale tra Snapdragon 8 e Snapdragon 8+ della Gen 1 è indubbiamente il passaggio di consegne tra Samsung e TSMC per la produzione del SoC che, a parità di processo produttivo, ha mostrato di essere fatto completamente di un’altra pasta.

Vista la qualità che TSMC ha mostrato di potere mettere sul piatto, è lecito aspettarsi che, anche per la realizzazione del prossimo Snapdragon 8 Gen 2, Qualcomm decida di continuare a puntare unicamente sulla fonderia taiwanese. Sfortunatamente, tuttavia, Qualcomm dovrà accontentarsi della linea di produzione a 4 nm dal momento che Apple, cliente più redditizio per TSMC, ha letteralmente prenotato il processo a 3 nm per la realizzazione dei SoC Apple Silicon M2 Pro ed M2 Max.

Dovendo rinunciare al processo produttivo a 3 nm di TSMC, Qualcomm sarà costretta a fare gli straordinari, andando ad apportare un sacco di modifiche per garantire che lo Snapdragon 8 Gen 2 superi le prestazioni, già ottime, dello Snapdragon 8+ Gen 1 e offra una migliore efficienza energetica. Un informatore ha commentato la vicenda, sostenendo che i campioni iniziali del prossimo SoC di punta di Qualcomm mostrano una migliore efficienza energetica rispetto allo Snapdragon 8+ Gen 1 e mostrandosi superiori anche all’Exynos 2300 di Samsung: questi dati potrebbero ulteriormente spingere Qualcomm verso la conferma di TSMC come unico produttore.

Samsung, dal suo canto, ha recentemente battuto TSMC nella corsa alla produzione di massa di chip con processo produttivo a 3nm, annunciando la propria tecnologia GAA a 3 nm, con il primo lotto di chip che dovrebbe già essere pronto per essere spedito ai clienti; questo, solo qualora TSMC iniziasse ad accusare difficoltà nella produzione di massa, potrebbe lasciare una porta aperta a Samsung per la produzione dello Snapdragon 8 Gen 2.

Per completezza di informazione, va sottolineato che Qualcomm abbia chiesto a Samsung di ricevere alcuni campioni di chip prodotti con la tecnologia GAA a 3 nm, giusto per valutarne la bontà. In caso di risposta positiva, a questo punto, potrebbe comandare il denaro e, ad avere la meglio, sarebbe l’offerta migliore tra quelle messe sul piatto tra le due fonderie.

Ultimo punto, molto importante, su cui Qualcomm dovrà sicuramente riflettere è quello legato al piano mediatico: il colosso di San Diego vorrebbe assolutamente evitare attacchi negativi da parte della stampa sul prossimo Snapdragon 8 Gen 2, cosa già (purtroppo) successo con il vecchio Snapdragon 8 Gen 1.

Cosa aspettarci dal prossimo SoC top gamma di Qualcomm

Ragionamenti e speculazioni a parte, ciò che dovrebbe interessare la maggior parte degli utenti è l’aspetto legato alla tecnologia e alle specifiche di cui Qualcomm deciderà di dotare il prossimo Snapdragon 8 Gen 2.

Così come lo Snapdragon 8+ Gen 1, anche il nuovo top gamma dell’azienda dovrebbe potere contare su una CPU octa-core, seppur con una struttura leggermente diversa: dalla classica configurazione 1+3+4 (prestazioni estreme, prestazione, efficienza energetica), si potrebbe passare ad una inedita configurazione 1+2+2+3, e addirittura si dice che il singolo core ad alte prestazioni sia indicato con il nome in codice Makalu, al pari dei due core subito successivi; il terzo blocco dovrebbe essere costituito da due core chiamati Matterhorn e il quarto blocco da tre core chiamati Klein R1.

È evidente come nomi in codice sfruttati da Qualcomm possano confondere; si tratta dei nomi in codice attribuiti ai nuovi design di CPU annunciati da ARM, Cortex-X3 (nome in codice Makalu), Cortex-A715 (nome in codice Matterhorn) e Cortex-A510 (nome in codice Klein R1). Fatta questa precisazione, il nuovo Snapdragon 8 Gen 2 dovrebbe potere contare su tre core Cortex-X3 ad alte prestazioni, di cui uno a frequenza maggiore, su due core intermedi Cortex-A715 e su tre core di efficienza Cortex-A510, probabilmente personalizzati con la propria gamma di design Kryo (prepariamoci ad altri nomi ancora). Solo il tempo ci dirà se queste indiscrezioni circa la particolare configurazione 1+2+2+3 verranno confermati: l’indiscrezione potrebbe suggerire, da parte di Qualcomm, la volontà di limitare il throttling termico.

In aggiunta alla CPU, ampiamente discussa, lo Snapdragon 8 Gen 2 dovrebbe poi contare su una nuova GPU della gamma Adreno che, secondo il noto leaker Yogesh Brar, dovrebbe migliorare del 10% le prestazioni garantite dalla GPU presente sul predecessore Snapdragon 8+ Gen 1, e sul più recente modem 5G dell’azienda, ovvero lo Snapdragon X70 5G presentato lo scorso maggio e in grado di garantire maggiori velocità di download al fronte di un risparmio energetico medio del 60%.

Lo Snapdragon 8 Gen 2, infine, potrebbe essere il primo SoC targato Qualcomm ad ottenere il supporto al codec video AV1, consentendo agli utenti di godere di una migliore esperienza in streaming. Questo codec, infatti, offre un superiore rapporto qualità video/dimensione del file: a parità di qualità video, è in grado di ridurre le dimensioni del file, dimostrandosi il 30% più efficiente del codec H.265 e consentendo di potere contare su maggiori risorse.

Lo Snapdragon 8 Gen 2 di Qualcomm è atteso allo Snapdragon Summit 2022

L’appuntamento è soltanto rimandato al prossimo 15 novembre 2022, primo giorno dell’annuale conferenza Snapdragon Summit, che si terrà tra il 15 e il 17 novembre di quest’anno. Siamo comunque certi che, nelle prossime settimane continueranno ad emergere sempre più indiscrezioni sullo Snapdragon 8 Gen 2 e sui dispositivi che, per primi, lo porteranno sul mercato: riprendendo il tweet di Brar condiviso in precedenza, già nel mese di dicembre di quest’anno dovremmo conoscere i primi dispositivi che ospiteranno il nuovo SoC targato Qualcomm.

Potrebbe interessarti anche: Qualcomm annuncia Snapdragon W5+ Gen 1: il futuro degli smartwatch Wear OS è qui