Ormai da tanti anni il font Roboto fa parte dell’esperienza visiva offerta da Google, che lo ha introdotto ai tempi del linguaggio di design Holo con Android 4.0 e ha deciso di continuare a usarlo anche con il Material Design.

Con il passare del tempo, tuttavia, il linguaggio di design adottato del colosso di Mountain View si è andato via via evolvendo e anche il font Roboto è stato soggetto ad un processo di crescita e affinamento, caratterizzato da un adattamento a un’ampia gamma di formati.

Ebbene, Roboto Flex è l’ultima novità nata dalla creatività del team di Google Fonts e, così come suggerisce il suo stesso nome, questo tipo di carattere è stato realizzato con l’idea di renderlo flessibile e adatto a tutti gli usi.

Google ci presenta il font Roboto Flex

Ideato da Font Bureau, Roboto Flex è un font variabile che si caratterizza per un’ampia gamma di pesi e larghezze in tutte le dimensioni ottiche, in modo da essere “super scalabile, adattabile, personalizzabile e ottimizzabile”.

Così come viene spiegato dal team di Google, Roboto Flex ha un aspetto familiare e in tanti potrebbero avere difficoltà a trovare differenze rispetto a Roboto Sans ma questo font è stato progettato per sfruttare al massimo ciò che la tecnologia dei caratteri variabili può fare: in sostanza, può essere considerato una sorta di versione speciale di Roboto per gli innumerevoli e mutevoli modi in cui le persone leggono oggi.

David Berlow di Font Bureau fa presente che oggi tutti passano da un dispositivo all’altro, provando ad avere la medesima esperienza anche su schermi molto diversi tra loro ed è qui che entrano in gioco i font variabili, in quanto sono in grado di garantire delle caratteristiche importanti come il ridimensionamento, l’adattabilità e la reattività.

Roboto Flex

Parola d’ordine flessibilità

Il nuovo font lanciato da Google offre sia una vasta gamma di pesi e larghezze che il supporto a diverse dimensioni ottiche e ciò consente ai designer di poter pensare a nuove opportunità creative.

A dire di Berlow, infatti, grazie alle tante possibilità di personalizzazione garantite da Roboto Flex (che ha 5 “assi utente” modificabili più diversi “assi parametrici”), questo font permette di avere un altissimo potere di controllo sulla progettazione ed è in grado di aiutare i designer “a risolvere praticamente qualsiasi sfida tipografica”.

Roboto Flex è open source ed è già disponibile in latino, greco e cirillico su Google Fonts (potete trovare la pagina dedicata seguendo questo link).