Ricerca Google punta sull’intelligenza artificiale per garantire più sicurezza

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Google, consapevole del proprio ruolo di punto di riferimento e del fatto che ogni giorno tante persone se ne servano per capire come garantire la sicurezza propria e dei propri cari, ha voluto ribadire il proprio massimo impegno, anche attraverso il ricorso all’intelligenza artificiale, nell’aiutare i propri utenti nel trovare celermente le risposte ai propri quesiti, che si tratti di mettere in risalto informazioni utili in caso di disastro naturale o informazioni sensibili in situazioni di emergenza sanitaria.

I miglioramenti resi possibili dall’intelligenza artificiale — sottolinea Big G, che in tempi non sospetti aveva parlato anche di un suo utilizzo per individuare determinati problemi di salute — sono la prova di come la tecnologia possa giovare alla sicurezza delle persone e i sistemi di AI della casa di Mountain View, in particolare, giocano un ruolo importante nell’aiutare le persone in situazioni di emergenza e nell’evitando, al contempo, contenuti potenzialmente sensibili o dannosi, così da abbinare sicurezza online e offline.

Dunque, mentre nella giornata di ieri vi avevamo raccontato di alcune novità minori per alcuni servizi di Google e un paio di giorni prima avevamo portato alla vostra attenzione la ben più delicata questione dell’esigenza di una maggiore trasparenza sulla gestione dei dati degli utenti da parte della stessa Big G, quest’oggi vediamo come a Mountain View ritengano utile l’AI in Ricerca Google.

Le informazioni giuste al momento giusto grazie all’AI

Google sottolinea il ruolo fondamentale dell’intelligenza artificiale nel mettere a disposizione degli utenti di Ricerca delle informazioni affidabili nel momento in cui ne abbiano davvero bisogno.

Viene portato l’esempio di persone che attraversino momenti delicati della propria vita e che utilizzino Ricerca Google per cercare informazioni su suicidio, violenza sessuale, abuso di sostanze e violenza domestica: in tutti questi casi, Google mette subito a disposizione le informazioni di contatto per il numero verde nazionale più pertinente e, con esso, i risultati più rilevanti e di qualità disponibili. Questo però può non essere sufficiente, perché le persone che attraversano un momento di crisi personale fanno ricerche imprevedibili, non rendendo subito riconoscibile il bisogno di aiuto.

Per questo motivo viene ritenuta fondamentale l’applicazione del machine learning alla comprensione del linguaggio, in modo da poter programmare i sistemi perché mostrino i risultati di ricerca più utili. In particolare, MUM (Multitask Unified Model), l’ultimo modello di AI di Google, consentirà di “rilevare automaticamente e con maggiore precisione una varietà più ampia di ricerche legate a momenti di crisi personale”. MUM verrà implementato al meglio per questa tipologia di ricerche nelle prossime settimane e Google promette che garantirà una migliore comprensione delle motivazioni dietro le domande delle persone, così da riuscire a rilevare le situazioni di bisogno e a mostrare le informazioni conseguentemente più utili e affidabili.

Google SafeSearch e BERT contro i contenuti scioccanti

La sicurezza degli utenti di Ricerca passa anche attraverlo la loro non esposizione a contenuti scioccanti inaspettati, tuttavia questo compito non è di agevole adempimento, perché spesso i creatori di contenuti inappropriati usano termini benevoli con riferimento a contenuti espliciti o allusivi. Una soluzione viene individuata in SafeSearch, che permette di filtrare i contenuti espliciti e che, per i minori di 18 anni, è attiva di default sull’account Google.

ricerca google intelligenza artificiale

Anche con SafeSearch disattivo, comunque, Big G promette miglioramenti all’ordine del giorno grazie ad algoritmi di sicurezza e, soprattutto, a tecnologie di intelligenza artificiale avanzate come BERT. Quest’ultima migliora la comprensione delle ricerche, per distinguere quelle davvero mirate a contenuti espliciti, evitando sorprese indesiderate. Per quanto la sfida non sia delle più agevoli, i numeri di Google fanno ben sperare: solo nell’ultimo anno BERT ha reso possibile una riduzione del 30% dei risultati scioccanti inaspettati e i miglioramenti più significativi hanno riguardato le ricerche su etnia, orientamento sessuale e genere.

Sicurezza più efficiente con MUM

Google intende scalare le protezioni di sicurezza in tutto il mondo in modo molto più efficiente e, per farlo, si servirà di MUM e della sua capacità di trasferire la conoscenza attraverso le 75 lingue su cui è addestrato: ogni compito appreso viene imparato in tutte le lingue che il sistema conosce.

Viene portato l’esempio dell’AI per ridurre pagine spam e pericolose nei risultati di ricerca: nei prossimi mesi proprio MUM servirà a migliorare la qualità delle protezioni anti spam anche nelle lingue che conosce di meno. La capacità di identificare le richieste legate a crisi personali in tutto il mondo passerà attraverso la collaborazione con partner di fiducia a livello locale.

Vista la delicatezza delle questioni in esame, Google assicura che, come accade per ogni upgrade di Ricerca, i cambiamenti passeranno prima attraverso la valutazione rigorosa dei valutatori di ricerca in tutto il mondo.

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