All’interno di un mondo in continua evoluzione come quello della tecnologia, non si può restare fermi a guardare. Lo sa bene Google che, tramite i suoi innumerevoli team di ricerca e sviluppo, è al lavoro su numerose soluzioni per migliorare ulteriormente i propri smart display e tablet, oltre ad avere compiuto degli importanti investimenti per rendere uniche le proprie cuffie Pixel Buds: delle vere e proprie “prove di futuro” da parte di Google.

Andiamo a scoprire, nel dettaglio, le ultime mosse di Google, concentrandoci separatamente sui due argomenti.

Google ATAP immagina il futuro di smart display e tablet dotati di radar Soli

Il gruppo ATAP (Advanced Technology and Projects) di Google ha mostrato al mondo nuovi potenziali utilizzi del radar Soli sui prodotti del futuro.

Facendo un passo indietro, il radar Soli era stato utilizzato su Google Pixel 4, per migliorare sblocco col volto e controllo tramite gesti, ma non è stato più implementato su uno smartphone già a partire dal Pixel 5. Oggi il radar Soli viene sfruttato su due dispositivi per la smart home di Google: sul Nest Hub e sul termostato Nest.

Il Gruppo ATAP ha immaginato l’utilizzo del radar Soli in molti altri dispositivi del futuro, ribadendo l’obiettivo di creare dispositivi intelligenti che comprendano il contesto sociale, controllabili tramite il gesto di una mano o il movimento della testa. Di seguito, un estratto del pensiero:

Come esseri umani, ci capiamo intuitivamente, senza dire una sola parola. Raccogliamo segnali sociali, gesti sottili che comprendiamo in modo innato e a cui reagiamo. E se i computer ci capissero in questo modo?

L’azienda ha mostrato dei concept, vediamo di cosa si tratta:

  • Uno smart display a parete, di forma quadrata, montato vicino alla porta d’ingresso di una casa, che cambia le informazioni mostrate (in termini di dimensioni del testo) a seconda della presenza o meno di persone nei dintorni.
  • Uno smart display quadrato, leggermente più grande, che notifica i messaggi e, girandosi per guardarlo ne mostra il testo completo, per poi tornare alla schermata precedente (in questo caso, il brano in riproduzione).
  • Uno smart display/tablet, pensato per la cucina, che interrompe la riproduzione di un video (magari di una ricetta) quando ci si allontana, o che risponde automaticamente a una videochiamata quando ci si avvicina al dispositivo.

Questi concept mostrati, sembrano utilizzare la tecnologia e-ink (si tratta comunque di mockup). Quanto sono vicini alla realtà? Difficile dirlo. Certo è che sul Nest Hub è già presente il rilevamento a ultrasuoni che percepisce la distanza di un soggetto, per ingrandire o rimpicciolire gli elementi presenti sull’interfaccia utente o passare alla schermata iniziale quando ci si avvicina.

Google: spese folli per migliorare ulteriormente le proprie Pixel Buds

Google ha finora presentato tre modelli di cuffie true wireless, ovvero Google Pixel Buds, Pixel Buds 2, Pixel Buds A, senza probabilmente mai riscuotere il successo sperato.

Negli ultimi tempi Google si è mossa sotto traccia, investendo parecchio (forse troppo), compiendo delle vere e proprie “spese folli” per migliorare la propria offerta relativa al mondo dei prodotti audio, e anche per reagire alle recenti sconfitte subite da Sonos, in seguito alla violazione di alcuni brevetti, che ha costretto Google a rinunciare ad alcune funzionalità sui propri smart speaker.

Di seguito, riportiamo gli investimenti (noti) compiuti da Google allo scopo di acquisire proprietà intellettuali e brevetti congeniali allo sviluppo di prodotti audio, spiattellati dal portale Protocol:

  • Acquisizione di un intero team di Synaptics per un importo di 35 milioni di dollari: con questo accordo, Google ha guadagnato brevetti importanti riguardo l’hardware (inclusi brevetti per cuffie con cancellazione attiva del rumore), incluso il personale e il vice-presidente della divisione audio di Synaptics, che ora ricopre il ruolo di product manager per Google.
  • Acquisizione della startup Dysonics e della sua tecnologia per l’audio spaziale 3D.
  • Acquisizione di proprietà intellettuali dalla defunta startup RevX Technologies, una realtà capace di realizzare un dispositivo per ottimizzare i monitor in-ear per musicisti, dalla quale Google ha, anche in questo caso, recuperato brevetti sulla cancellazione del rumore. In seguito all’accordo, il CTO di RevX, Dennis Rauschmayer, lavora per Google come “architetto di algoritmi”.
  • Acquisizione della startup francese Tempow per 17.4 milioni di dollari: Tempow era al lavoro sulla realizzazione del primo sistema operativo per cuffie true wireless. La maggior parte dei dipendenti Tempow, in seguito all’accordo, si è trasferita a Google.
  • Assunzione di Peter Liu, ex ingegnere di Bose, che ha ricoperto un ruolo attivo nello sviluppo dello standard Bluetooth LE.

Altri indizi sul fatto che Google stia lavorando a qualcosa di grosso, provengono dalla stessa Google che ha pubblicato vari annunci di lavoro mirati a questo, tra cui uno per la gestione di un laboratorio sperimentale di acustica, a Irvine in California; Google è anche alla ricerca di personale per lo sviluppo di silicio ad hoc per prodotti audio.

Non sappiamo di preciso cosa Google abbia effettivamente in cantiere ma è lecito pensare e aspettarsi che, dopo queste “spese folli”, possa arrivare un dispositivo ambizioso, magari le tanto discusse Google Pixel Buds 3 o un dispositivo di fascia ancora più alta, visto che la proposta attuale si ferma alle economiche Pixel Buds A: i tempi sembrerebbero maturi.

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