Samsung è il produttore più attivo e solerte per quanto riguarda gli aggiornamenti software in ambito Android, eppure c’è una lacuna che si trascina dietro da anni e che neppure stavolta è stata colmata: neanche i nuovi e completissimi Samsung Galaxy S22, Samsung Galaxy S22+ e Samsung Galaxy S22 Ultra supportano i Seamless Update del robottino.

Se questi termini non vi dicono nulla, l’importanza e l’utilità pratica dei Seamless Update è presto spiegata: l’utilizzo delle partizioni A/B per gli aggiornamenti software di sistema ne rende possibile l’installazione mentre il dispositivo è ancora in uso, con la sola conseguenza di rinviare l’applicazione dei cambiamenti al successivo reboot dello stesso. I vantaggi dal punto di vista degli utenti sono notevoli: non solo si evita di avere lo smartphone inutilizzabile per diversi minuti in attesa dell’installazione, ma si ottiene anche la sicurezza di poter eseguire un rollback alla versione software precedente nel caso in cui l’installazione non dovesse andare a buon fine.

Nel 2020 avevamo sperato che Google facesse il passo decisivo e rendesse il meccanismo dei Seamless Update obbligatorio per tutti gli OEM (e in effetti era spuntato un indizio molto promettente in tema di GMS), ma la speranza è stata vana e anzi Big G non ha fatto imposizioni neppure con Android 12. Stante la mancata obbligatorietà del meccanismo, Samsung figura tra i produttori che da anni se ne tengono alla larga: lo scorso anno vi avevamo raccontato del mancato supporto da parte della serie Samsung Galaxy S21 e quest’anno, purtroppo, siamo costretti a ripeterci.

Neppure Samsung Galaxy S22, Samsung Galaxy S22+ e Samsung Galaxy S22 Ultra (la nostra anteprima dell’intera serie è disponibile a questo link) dispongono del partizionamento A/B, ergo niente Seamless Update. La mancanza è stata riscontrata dal team di 9to5Google sia analizzando i file di sistema, sia ricorrendo ad app come Inware e Treble Info.

Dal momento che l’introduzione di questa importante funzione risale al 2016, precisamente al rilascio di Android 7.1, avvenuto dopo il lancio dei Samsung Galaxy S7, sarebbe stato lecito aspettarsi un adeguamento più rapido da parte di un produttore generalmente virtuoso come Samsung, pertanto è difficile nascondere la delusione.

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