La qualità della fotocamera di uno smartphone è una delle caratteristiche a cui un utente fa più attenzione durante l’acquisto di un nuovo dispositivo, perciò non dovrebbe stupire scoprire che le più importanti aziende del settore investono anni e milioni di dollari in progetti di ricerca e sviluppo con lo scopo di creare sensori e tecnologie sempre più affidabili.

Vivo V1 Imaging rivoluziona la fotografia su mobile

Vivo, uno dei più importanti player a livello mondiale, ha svelato il chip Vivo V1 Imaging: nato dopo un lungo lavoro di ricerca e sviluppo di due anni che ha coinvolto più di 300 persone ed esperti di imaging. Il team si è concentrato nella realizzazione di un chip in grado di rispondere a tre requisiti fondamentali: consumo energetico, anteprima dello scatto in real time e riduzione del rumore dell’immagine.

Il chip Vivo V1 Imaging è stato realizzato per migliorare l’esperienza di scatto e di ripresa dei video nelle situazioni più complesse, come gli scatti di notte o in situazioni di illuminazione insufficiente. La funzionalità Real-Time Extreme Night Vision offre agli utenti la possibilità di visualizzare in tempo reale l’anteprima di scatto e modificare manualmente l’esposizione al fine di scattare foto notturne troppo luminose; la tecnologia Super Night Video, invece, migliora la nitidezza e la luminosità dei video girati di notte. Un apposito algoritmo IA (Intelligenza Artificiale) si occupa di monitorare la luce ambientale in tempo reale, separare i soggetti inquadrati dal rumore di fondo e preservare i dettagli limitando la presenza del rumore delle immagini.

In Vivo siamo costantemente impegnati nello sviluppo di tecnologie in grado di elevare l’esperienza fotografica mobile a livelli professionali e lo sviluppo del chip proprietario V1 plasmerà la nuova era dell’industria del mobile imaging, sottolinea Lindoro Ettore Patriarca, Direttore Marketing & Retail di Vivo Italia. Con il nostro chip V1 siamo entrati nell’epoca dell’elaborazione delle immagini a livello hardware per consentire ai nostri utenti, appassionati di fotografia e non, di realizzare scatti straordinari.”

Grazie alla disponibilità di 32 MB di memoria cache sul chip, l’elaborazione delle informazioni e delle immagini riduce il carico di lavoro sul chip stesso, offrendo così un risparmio dei consumi del 50% rispetto a un sistema che utilizza solo il software.

In copertina Vivo X60 Pro


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