È un cantiere in cui i lavori quasi non conoscono sosta, Android Auto. Il che è senz’altro un bene poiché indice del costante impegno da parte di Google nel migliorare la piattaforma, ma alcuni preferirebbero una maggiore continuità per avere tempo di metabolizzare le novità. Di tanto in tanto quindi può essere utile riassumere cosa è già arrivato su Android Auto e cosa invece arriverà nell’immediato futuro.

Android Auto apre alle app di navigazione di terze parti

I primi, grandi, passi sono stati fatti di recente: da pochi giorni Sygic è arrivato in versione stabile su Android Auto, dopo che TomTom aveva debuttato sulla piattaforma a inizio anno. Sono quindi lontani i tempi in cui le uniche scelte per navigare con Android Auto erano Google Maps e Waze, app quest’ultima di proprietà di Google da qualche anno. Positiva, specie per i conducenti dei veicoli elettrici, la disponibilità di Chargemap e Plugshare.

La Driving Mode di Android Auto spegnerà gli schermi

La Driving Mode prende piede su Android Auto sempre più rapidamente. Di recente è arrivata in Germania ed è solo questione di tempo ormai prima che arrivi in tutti i Paesi, nonostante non sia vista di buon occhio da coloro che apprezzano l’interfaccia semplificata che appare sul display dello smartphone al collegamento in auto: la Driving Mode di Android Auto la rimpiazzerà, rendendo il robottino utilizzabile solamente tramite i comandi dell’auto, vocali o fisici.

Android Auto “stringe” con Porsche

Il legame con la casa automobilistica di Stoccarda è molto recente: alla fine del mese scorso infatti è divenuto noto che anche Porsche – con colpevole ritardo – supporterà Android Auto, dapprima sulla 911 model year 2022. Ma è solo questione di tempo prima che il robottino di Google copra a macchia d’olio l’intera gamma elettrica e a combustione dello storico brand in orbita Volkswagen.

La mamma dei bug è sempre incinta

Chi utilizza quotidianamente Android Auto è probabile che nell’ultimo anno abbia avuto modo di conoscere alcune delle anomalie che hanno afflitto la piattaforma. Molte sono state risolte, ma pare che la mamma dei bug sia sempre incinta: l’ultimo segnalato in larga scala riguarda, ancora una volta, i messaggi, con Android Auto che si rifiuta di leggere quelli arrivati dalle più diffuse app di messaggistica come WhatsApp.

Il thread sulle pagine di supporto di Android Auto è ancora aperto, ma Google ha fatto sapere di essere al lavoro per risolverlo. Il che, visti i trascorsi, non è garanzia che avvenga a breve, ma è comunque un primo passo verso la risoluzione.

Ottimizzazioni per la modalità notturna e modifiche al debug USB

Entrambe le novità di Android Auto non sono ancora state distribuite, ma arrivano numerosi indizi sul fatto che la modalità notturna di Google Maps potrebbe presto godere di nuove impostazioni che daranno maggiori margini di personalizzazione, ed altre alla gestione del debug USB, funzionalità dedicata agli utenti “avanzati”: entrambe le abbiamo trattate qualche giorno fa in questo articolo.

Inoltre l’aggiornamento di marzo ha portato diverse novità su app, sfondi, giochi e split screen.