Per Google Stadia il 2020 è stato tutto sommato positivo, in quanto la nuova piattaforma gaming del colosso di Mountain View è riuscita a farsi conoscere ed apprezzare dal grande pubblico e, grazie ad una serie di interventi correttivi, gli sviluppatori hanno risolto buona parte dei problemi riscontrati, mettendo a disposizione degli utenti un servizio capace di garantire un’esperienza di qualità.

Sembra quindi andare tutto a gonfie vele e un nuovo post, pubblicato dal team di Google sul blog ufficiale nelle scorse ore, probabilmente spiazzerà tanti appassionati e addetti ai lavori: il colosso di Mountain View ha deciso di interrompere tutti gli investimenti nel team di sviluppo interno SG&E (Stadia Games and Entertainment) per la realizzazione di giochi esclusivi.

La strategia di Google Stadia è stata rivoluzionata

In pratica, Google ha deciso di volersi concentrare esclusivamente sulla piattaforma gaming, migliorando sempre più le sue feature e alzando il livello della qualità garantita, senza tuttavia destinare risorse alla creazione di nuovi giochi, per i quali si affida ai tanti partner con cui collabora già da mesi e a quelli che vorranno abbracciare Google Stadia in quelli a venire.

Cambia radicalmente la strategia di Google che, invece di considerare Stadia come una singola piattaforma streaming con titoli esclusivi, preferisce concedere in licenza la sua tecnologia alle principali software house che vorranno sfruttare le potenzialità (e l’enorme platea di utenti a cui si rivolge) per proporre i propri titoli, il tutto con il grande vantaggio di poter garantire un’esperienza gaming di grande qualità senza la necessità di dovere scommettere su uno specifico hardware (console o PC che sia).

A dire del team di Google Stadia, questa è la soluzione ideale per trasformare la piattaforma in un business sostenibile nel lungo termine, aiutando allo stesso tempo il settore dei videogame a crescere.

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