Nonostante il fiume di leak che ha preceduto l’evento Microsoft del 2 ottobre scorso, nessuno si sarebbe mai aspettato di vedere Android come OS principale durante la presentazione del Microsoft Surface Duo. Il telefono pieghevole di Microsoft presenta una versione modificata del sistema operativo di Google, che evidentemente si è presentata come la scelta più naturale per la natura del dispositivo.

Tale teoria viene confermata anche da Panay Panos, una delle figure più importanti per Microsoft ed una delle menti che ha dato vita all’intero ecosistema Surface. Secondo quanto dichiarato dal CPO, un OS diverso da Android non è mai stato preso in considerazione, nemmeno nelle primissime fasi di progettazione del Surface Duo.

Una volta conclusa la fase di test del Microsoft Surface Duo – ricordiamo che si tratta ancora di un prototipo e che vedrà la luce solo l’anno prossimo -, la volontà dell’azienda è quella di fornire ai suoi utenti la migliore esperienza utente possibile, e questo non era possibile integrando Windows all’interno del dispositivo pieghevole.

Panay Panos conosce bene la popolarità e la qualità delle applicazioni presenti su Android. Non è possibile – per Microsoft – ignorare che se vuoi fornire agli utenti un OS con centinaia di migliaia di applicazioni pronte all’uso, la risposta naturale è Android. Questo aspetto, ovvero di mettere al centro di tutto l’utente e basare le scelte di sviluppo sulle sue necessità, è stato più volte rimarcato direttamente da Satya Nadella, CEO Microsoft.

L’idea è quindi quella di unire la qualità dei servizi Microsoft direttamente con Android, un OS maturo ma sempre familiare nel suo utilizzo. Questo connubio permette a Microsoft di focalizzarsi nello sviluppo del prodotto senza temere di confondere l’utente una volta che il telefono pieghevole sarà rilasciato in commercio. Ma perché Microsoft non ha semplicemente modificato Windows per renderlo compatibile con il Surface Duo? Effettivamente molti si aspettavano questo genere di soluzione, ma Panay non batte ciglio quando afferma che semplicemente Windows, al contrario di Android, non è l’OS adatto per questo prodotto.

Il team di sviluppo del Surface Duo ha anche valutato l’implementazione di un display  flessibile – simile a quello del Samsung Galaxy Fold e del Huawei Mate X – al cui posto però sono stati scelti due pannelli touch separati. Microsoft ha svolto delle indagini di mercato scoprendo che l’utente è più produttivo quando messo di fronte a due schermi separati, in quanto il layout stesso delle applicazioni è studiato per sfruttare al massimo l’area del display a disposizione. Non bisogna poi dimenticare che l’utilizzo di un pannello OLED flessibile è vincolato da alcune limitazioni fisiche, come l’affidabilità del sistema di cerniere nel corso degli anni.

Microsoft non è certo la prima volta che lavora a stretto contatto con Android. Ad esempio, il Samsung Galaxy Note 10 esce di fabbrica con un grande quantitativo di app Microsoft pre-installate, molto più di quelle che normalmente troveremo in un comune smartphone Android. Per di più, l’azienda di Redmond dispone di un ottimo team di sviluppatori interamente votato alla creazione di app per Android di altissimo livello, e si vede.

Aver scelto Android permette a Microsoft di non doversi preoccupare di dover competere ancora una volta con Google ed Apple per quanto riguarda la spartizione del mercato relativo agli OS mobile, soprattutto dopo l’epico fallimento del progetto Windows Phone. Scegliere Android è la garanzia che il device avrà alle spalle un OS maturo, attivamente supportato, in grado di attirare sviluppatori da tutto il mondo e costantemente aggiornato.