Sui problemini di gioventù come quello che tira in ballo PayPal, c’è poco da dire: seppur in Francia è una realtà dalla notevole esperienza, in Italia, Iliad, ha una struttura giovane, e dunque ha diritto ad un po’ di tempo per oliare e mandare a regime tutti i meccanismi.

Lo scivolone commesso sul trasferimento di chiamata a pagamento si è rivelato amaro per gli utenti, quasi un tradimento dal momento che il motto – “senza brutte sorprese” – era di tutt’altro avviso.

Alla luce dell’epilogo della vicenda, dei disagi tutto sommato limitati e della rapidità con cui ha reagito il brand guidato da Benedetto Levi, anche questo inconveniente può essere catalogato tra i problemi di gioventù.

Iliad ha infatti comunicato che, da oggi, anche il trasferimento di chiamata è incluso nel “cestino” dei servizi offerti dal piano da 5,99 euro al mese riservato al primo milione di abbonati, e di conseguenza non saranno più addebitati costi extra ai clienti che dovessero avvalersene.

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