Huawei P10 è la conferma che il brand cinese stia puntando tutto sulla qualità. Se torniamo indietro con la mente e guardiamo P10, ci rendiamo conto dei passi da gigante fatti da Huawei realizzando un prodotto completo e dalla qualità costruttiva paragonabile, se non superiore, ad altri concorrenti.

Huawei P10, insieme ad LG G6, non può quindi non stupire e qui, direttamente al Mobile World Congress, abbiamo individuato al momento 3 caratteristiche che ci sono piaciute particolarmente di questo prodotto (ndr. lo abbiamo in prova quindi prossimamente, in tempi onesti, arriverà la nostra recensione, una volta terminate tutte le prove).

3 caratteristiche che ci sono piaciute di Huawei P10


La prima caratteristica che stupisce di Huawei P10 è il touch & feel. Grazie al display da 5.1 pollici di grande fattura, stiamo parlando praticamente dell’unico top di gamma (potenzialmente) rimasto dalle dimensioni contenute. Gli spigoli sono stondati e le curve dolci, tenere in mano Huawei P10 è un piacere al tatto e alla vista, la nostra speranza è che lo rimanga anche dopo un paio di cadute.

La seconda caratteristica che ci ha colpito è la fotocamera. I doppi sensori stabilizzati, uno RGB ed uno monocromatico, convincono ampiamente di più rispetto ai suoi predecessori. L’azienda cinese sta trovando la chiave di volta per permettere di realizzare fotografie di alto livello, degne di un vero top di gamma.

Ultima sorpresa, che tanto sorpresa non è avendolo già provato su altri smartphone, il software. Al netto di presunti problemi di ottimizzazioni della batteria che stiamo approfondendo in questi giorni, l’interfaccia di Huawei ci piace. Seppur lentamente stanno sparendo sempre più i connotati cinesi favorendo un approccio più occidentale nell’accostamento di colori, forme e icone.

Per comodità vi lasciamo a tutti i nostri contenuti su Huawei P10 che abbiamo realizzato durante il MWC 2017: