Nel primo pomeriggio di ieri Huawei ha presentato, con un evento tenutosi a Monaco di Baviera e condotto da Richard Yu, il nuovo phablet Huawei Mate 9, in versione standard e nella versione Porsche Design con schermo dual edge.

Tra le funzioni meno pubblicizzate ma ugualmente interessanti vale la pena di ricordare FingerSense che permette di effettuare gesture diverse utilizzando varie parti delle dita. Il sistema è in grado di riconoscere tocchi con le nocche, con le dita o con le unghie oltre a una pressione prolungata delle dita.

Niente display sensibile alla pressione, per ora tutto sommato inutile, quanto piuttosto un sistema molto più versatile che pur non raggiungendo la facilità d’uso di un pennino lascia molto spazio alla fantasia e all’ingegno degli utenti.

Il pezzo forte di Huawei Mate 9 è indubbiamente la doppia fotocamera posteriore, composta da un sensore monocromatico da 20 megapixel e uno standard da 12 megapixel. La spiegazione del funzionamento del doppio sensore arriva nientemeno che da Leica, partner di Huawei e che ha collaborato allo sviluppo del sistema.

Il produttore tedesco ha spiegato come mai, pur utilizzando un sensore a colori da 12 megapixel, Huawei Mate 9 riesca a scattare foto a colori da 20 megapixel. Leica afferma che il sistema acquisisce diverse immagini simultaneamente fondendoli in un’unica immagine da 40 megapixel che viene poi scalata a 20 megapixel mantenendo così tutti i dettagli che permettono di offrire immagini ad altissima risoluzione.

Vedremo molto presto Huawei Mate 9 all’opera e vi forniremo le nostre impressioni sulla qualità delle foto scattate dal phablet cinese, per verificare la bontà del lavoro svolto da Leica e Huawei.