Il blocco Huawei da parte degli USA non ha fermato i piani del colosso cinese circa il rilascio della nuova gamma di Huawei Mate 30. Nonostante l’altissima qualità dei nuovi smartphone Android, Huawei, continua a dover fare i conti con il blocco delle app Google e dei suoi servizi. Questo, ovviamente, riduce di gran lunga l’appetibilità degli smartphone, ma non scoraggia chi cerca modi alternativi per raggirare il blocco.

Dopo il lancio dei due smartphone è apparso online il sito LZPlay.net che prometteva sostanzialmente di installare i servizi Google completi in pochi passaggi. Gli utenti muniti di un Huawei Mate 30 e Huawei Mate 30 Pro dovevano solo raggiungere il sito, pigiare un tasto e iniziare a sfruttare Gmail, Google Maps e tutto il resto dei servizi offerti da Big G.

Tutto bello finché il servizio non è stato chiuso, lasciando a bocca asciutta tutti quelli che volevano ricorrere a questo escamotage per sfruttare le app di Google sul Mate 30. Ma, nonostante la chiusura del sito, pare che il workaround sia ancora in funzione. Tutte le app Google continuano a funzionare senza problemi a eccezione di Google Pay che mostra importanti problemi di conflitto con la EMUI 10, ovvero la personalizzazione Android di Huawei attualmente in beta e non ancora disponibile ufficialmente.

Nonostante questa piccola vittoria per chi era riuscito a navigare il sito – al momento della scrittura della news continua a risultare irraggiungibile -, il ban di Huawei continua a minare l’effettivo appeal dei nuovi Mate 30, soprattutto per il mercato occidentale. Ma questo non sembra cambiare di una virgola i piani del colosso cinese che dovrebbe avviare la distribuzione europea dei suoi nuovi flagship già da novembre, molto probabilmente senza i servizi Google, ma con all’attivo già un gran numero di applicazioni alternative tramite l’applicazione Huawei AppGallery, il corrispettivo Huawei del Play Store di Google.