Il detto recita: «chi di spada ferisce, di spada perisce». In questo caso la spada potrebbe essere rappresentata dalle armi legali, dalle misure cautelari con bando dei dispositivi chieste ed attuate da Apple in tutto il mondo per fermare la concorrenza e mantenere lo status quo. Apple, però, potrebbe assaggiare la sua stessa medicina con iPhone 5 e scoprirne il gusto amaro.

HTC ha infatti acquisito due brevetti sulla tecnologia LTE da ATC Telecommunications, Inc. per 75 milioni. La società di Peter Chou è in possesso di tali brevetti da Aprile 2011, e sembra intenzionata ad usarli come una clava contro Apple nel caso in cui l’iPhone 5 sia dotato di connettività LTE.

I brevetti sono stati definiti “critici” per la realizzazione di dispositivi con connettività di nuova generazione, e non è possibile realizzare un dispositivo che la supporti senza dover passare per HTC e chiedere una licenza. Non sappiamo se i brevetti siano stati dichiarati essenziali per gli standard e siano sottoposti a termini FRAND (Fair, Reasonable and Non-Discriminatory).

Finora le due società non hanno però concluso un accordo, secondo le informazioni disponibili, dunque HTC è libera di chiedere il bando di iPhone 5.

Apple ha provato a chiedere al giudice Thomas Pender di Washington di rendere i brevetti non validi, ma il giudice ha rifiutato.

“I don’t care if they bought these patents to sue you or not, they are a property right. Clear and convincing means something to me. I have to be pretty darn certain a U.S. patent is invalid.”

«Non mi interessa se hanno comprato questi brevetti per farvi causa o meno, sono un diritto di proprietà. “Chiaro e convincente” significa qualcosa per me. Devo essere maledettamente sicuro che un brevetto statunitense non sia valido.”

Apple afferma che HTC non ha diritti su tali brevetti, ma il giudice Pender ha rifiutato quest’argomentazione. HTC ha aggiunto che il primo smartphone Android LTE disponibile negli Stati Uniti ha avuto il suo marchio impresso, dunque la compagnia si può considerare pioniera in questo campo.

La situazione non è del tutto chiara: è però possibile, e anzi probabile, che il prossimo iPhone venga bandito se Apple non saprà convincere il giudice della non validità dei brevetti – cosa di cui dubitiamo. A costo di ripetermi: chi di spada ferisce, di spada perisce.

Via