HTC ha ufficializzato il tanto atteso One con un evento a Londra in cui ha presentato tutte le nuove funzioni di questo smartphone. Tra le funzionalità particolarmente interessanti troviamo il comparto fotografico, ancora una volta rinnovato ed innovativo in più di un senso.

Prima di tutto partiamo da una considerazione: UltraPixel è un marchio registrato di HTC, un po’ come PureView è un marchio di Nokia. E proprio come quest’ultimo è un termine utilizzato per pubblicizzare e rendere più semplice indicare le tecnologie adottate dal produttore. Ma cos’è allora la tecnologia UltraPixel?

Partiamo dall’aspetto fisico. L’idea principale dietro il concetto di Ultrapixel è che combinare pixel più grandi e un sensore di dimensioni più grandi porta ad avere maggiore luce che arriva su ogni pixel e quindi maggiore qualità. I sensori che normalmente troviamo sui nostri dispositivi hanno i pixel grandi circa 1.1µm, mentre invece HTC ha scelto un sensore BSI da 1/3 di pollice (0.85cm) con dei pixel da ben 2µm, delle stesse dimensioni di quanto presente sulle Fujifilm X10.Con dimensioni quasi doppie, la luce catturata aumenta del 330%. Non è stata proferita parola riguardo alla quantità dei pixel presenti sul sensore poichè è facile vedere che, in un momento in cui la “corsa ai megapixel” è viva e vegeta, un dato simile possa scoraggiare. Tuttavia è bene tenere presente che, nonostante siano presenti soltanto 4 milioni di pixel (ovvero 4 megapixel), la qualità delle foto sarà maggiore di quella di una fotocamera tradizionale da 8 megapixel.

Questi miglioramenti del sensore sono combinati con lenti 28mm f/2.0 con autofocus molto simili a quelle presenti su HTC One, ma più incassate così da aumentare la protezione. Con queste caratteristiche, HTC One si preannuncia un campione delle foto in condizioni di scarsa luminosità. Che siate di notte o di giorno, al crepuscolo o di pomeriggio, il processore d’immagini (ISP, Image Signal Processor) ImageChip 2, diretta evoluzione di quello impiegato all’interno della serie One dello scorso anno, permetterà di migliorare ulteriormente la qualità delle foto. Autofocus continuo in meno di 200ms, compensazione in tempo reale delle lenti e riduzione del rumore d’immagine sono solo alcune della funzioni offerte. Particolarmente interessante è la possibilità di girare video in HDR a 1080p a 30fps e a 720p a 60fps, con un range dinamico di 84dB.

La fotocamera anteriore, invece, può contare su un sensore da 2.1 megapixel con lenti f/2.0 wide (88 gradi) che supportano la ripresa di video in formato 1080p. Questa fotocamera è già stata sperimentata con il Windows Phone 8X, smartphone uscito a Novembre con il sistema operativo di Microsoft.

Passiamo ora all’aspetto software. Capita spesso di voler scattare una foto e di scoprire che la fotocamera ha scattato troppo tardi e che ormai il soggetto si è mosso e la foto non è come l’avremmo voluta. Per questo motivo l’applicazione fotocamera provvede a registrare in un buffer apposito le immagini dal momento in cui si accede alla fotocamera: quando scattiamo la foto il software si occupa di registrare anche quelle precedenti e successive al momento in cui premiamo il pulsante. La funzione più interessante tra quelle introdotte è, però, Zoe.

Zoe, che prende il suo nome dalla parola greca che si può tradurre con “vita”, è una novità introdotta con HTC One che consiste nella cattura di un video a 1080p a 30fps di 3 secondi in formato h.264 e di una fotografia JPEG in formato 16:9 a risoluzione 2688×1520 ogni volta che si preme il pulsante di scatto. Il video diventa poi un’anteprima delle foto nella galleria, così da rendere più facile la condivisione e la catalogazione, oltre che la creazione di video di memorie. Zoe provvede anche a creare automaticamente un video con tanto di musica che mescola i contenuti al volo e crea un’esperienza omogenea che comprende musica, foto e video. Il tutto può essere poi caricato sui server di HTC e condiviso tramite una URL unica che viene comunicata dopo l’upload e che è valida per 30 giorni.

Via