Lo scontro tra Google ed Amazon prosegue e, come previsto, le divergenze tra i due colossi rischia di non avere vincitori. Infatti, coloro che di sicuro non ne trarranno vantaggi sono i consumatori.

La querelle tra i due giganti del mondo tecnologico si è riaccesa ancora una volta a colpi di annunci ufficiali. In sostanza, quanto comunicato da Google non smentisce quello che ormai si era già capito: l’intenzione di Big G di rimuovere il supporto per YouTube a bordo dei device FireTV di Amazon.

Dal canto suo, la compagnia di Jeff Bezos ha risposto per le rime, addossando a Google la responsabilità della creazione di un “precedente deludente”. Inoltre, ha suggerito ai propri utenti una soluzione semplice per aggirare il problema: continuare ad usufruire di YouTube effettuando l’accesso tramite il proprio browser.

Ad ogni modo, tanto il colosso di Mountain View, quanto il gigante delle vendite online, sperano ancora di poter infine raggiungere una sorta di compromesso. La speranza è che questo venga raggiunto alla svelta e che rappresenti la base di un nuovo accordo tra Google ed Amazon.

Il comunicato rilasciato da Google spiega come la contromossa, consistente nello smettere di supportare l’app di YouTube per Echo Show ed i device FireTV, sia stata resa necessaria dal comportamento di Amazon. Quest’ultima ha rifiutato di vendere Chromecast, Google Home e persino i prodotti Nest. Inoltre, agli utenti Google Cast era stato negato l’accesso al servizio Amazon Prime Video.

Al momento la risposta di Google aveva colpito concretamente solo Echo Show. Google non può accettare la mancanza di reciprocità e spera ancora di poter risolvere la faida in tempi brevi.

La risposta di Amazon non si è fatta attendere: attraverso il sito web Variety è arrivato il suggerimento ai propri utenti di continuare ad utilizzare YouTube.com attraverso i due browser disponibili, Firefox e quello proprietario Silk. L’azienda di Bezos ha manifestato delusione verso Google, che ha “bloccato selettivamente ad alcuni utenti l’accesso ad un sito web aperto”. Anche Amazon, comunque, auspica il raggiungimento di un accordo il prima possibile.

Non è chiaro chi abbia dato inizio allo scontro, ma è certo che a non trarne alcun beneficio siano coloro che non centrano nulla, i clienti di entrambe le compagnie.