Soltanto ieri vi avevamo riportato la notizia di un nuovo cambiamento di rotta da parte del team di Project Ara, pronto ad abbandonare il sistema magnetico che teneva in posizione i moduli. Sembra che il problema fosse legato ai drop test non  superati dal prototipo ma la smentita arriva direttamente dal team di sviluppo che chiarisce la situazione.

Con un Tweet chiarificatore, Project Ara ha confermato che lo smartphone modulare non ha avuto problemi con il drop test e che il cambio di strategia è legato ad una nuova soluzione che Google ritiene superiore. Finora i moduli erano collegati all’endoscheletro attraverso degli elettromagneti permanenti, che richiedevano un impulso per essere attivati e disattivati, con un minimo dispendio di energia.