I nostri smartphone stanno diventando la nuova frontiera dell’intelligenza artificiale: gli algoritmi che una volta venivano eseguiti sul cloud stanno per essere sostituiti da software capace di compiere operazioni direttamente sui devici degli utenti. L’ultimo esempio in questo senso in ordine di tempo è MobileNets: si tratta di una rete neurale per la visione artificiale sviluppata da Google specificatamente per i dispositivi mobile.

MobileNets è pensata in diverse dimensioni per adattarsi alla potenza di calcolo dei singoli device: reti neurali più grandi richiedono processori più potenti. Tra gli usi della rete ci potrà essere l’analisi di oggetti quotidiani, la geolocalizzazione delle foto, perfino il riconoscimento automatico di diverse specie di cani. Le funzionalità messe a disposizione da MobileNets sono molte e possono essere adattate a scopi molto diversi. La rete si avvicina allo stato dell’arte della ricerca in questo settore, secondo le parole di Google.

Per gli utenti MobileNets significa che più applicazioni Android cominceranno ad integrare funzioni di intelligenza artificiale, man mano che gli sviluppatori aggiorneranno i loro codici. Eseguire attività di questo tipo direttamente sui dispositivi, piuttosto che su un server web remoto, permetterà una maggiore efficienza e soprattutto una maggiore sicurezza, in quanto non sarà necessario condividere via Internet i propri dati.