German Klimenko, il nuovo consulente Internet del presidente russo Vladimir Putin, sembra avere le idee chiare su come rendere più competitive le compagnie russe nei confronti delle superpotenze straniere. nel corso di una lunga intervista con Bloomberg, Klimenko ha affermato di voler obbligare Google ed Apple a pagare più tasse.

In questo modo i valori in campo sarebbero più livellati e ne trarrebbero vantaggio le realtà locali come Yandex, già impegnata in azioni legali contro Google, e Mail.ru. Bloomberg fa notare che uno dei maggiori alleati di Klimenko sia un certo Andrey Lugovoi, ex ufficiale del KGB accusato di aver assassinato l’ex agente Alexander Litvinenko, accusatore pubblico del regime di Putin.

Lugovoi nel frattempo è diventato parlamentare ed ha proposto una tassa di vendita (simile alla nostra IVA) pari al 18% su tutti gli acquisti effettuati sul Play Store di Google , scordandosi forse che questa tassa verrà pagata dai cittadini e non dal colosso americano. Non è ancora chiaro quale sia la strategia che intende perseguire il consulente Internet russo per obbligare Google e Apple a pagare più tasse.

Google in particolare è nel mirino del governo russo, visto che rappresenterebbe una minaccia per la sicurezza con la sua !”abitudine” di tracciare qualsiasi cosa avvenga in Internet, senza però rispondere alle richieste di chiarimento del governo russo. Nel frattempo il governo potrebbe decidere di passare ad un sistema basato su Linux, abbandonando l’americana Microsoft  anche se, come fanno notare i più maliziosi, il nuovo zar russo di Internet non disdegna di utilizzare prodotti della casa di Cupertino.

 

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