Diciamocelo: una fuga di notizie di questa portata la ricordiamo in pochi, e Google avrebbe potuto fare certamente di meglio per evitare che si arrivasse a questo punto (ammesso che ne avesse voglia).

Punto che tre giorni prima dell’evento newyorchese che partorirà i due Pixel 3 ne ha consegnata un’unità con tanto di scatola e accessori annessi ad un negozio giapponese. Intendiamoci: non è la prima volta che accade, ma probabilmente è proprio questo l’aspetto più in ombra di tutta quanta la vicenda, ossia la disponibilità anticipata di più unità in giro per il mondo.

Fatto sta che i colleghi di engadget.com sono riusciti a mettere le loro mani su quel Pixel 3 XL venduto in Giappone per 2.000 dollari circa cavandone tante foto ed anche un video, che trovate in fondo all’articolo.

Come avevamo già visto, la scatola contiene un adattatore per il jack audio da 3,5 mm (assente dal telefono, che per questo viene fornito con un paio di auricolari USB-C), un cavo USB-C da connettere all’alimentatore da 18 watt e un adattatore USB-C USB-A.

Esteticamente la confezione si presenta identica a quelle dei giorni scorsi, con il logo Google in alto a sinistra, il modello sul lato opposto e la superficie posteriore dello smartphone appena sotto. Purtroppo però contiene solo un breve estratto di quelle che sono le sue caratteristiche tecniche: viene fatta menzione al display da 6,3 pollici, alla memoria interna da 128 GB, alla colorazione Just Black e al codice modello G013C.

Alla curiosità di mettere il naso tra le specifiche si rimedia installando CPU-Z che rivela la presenza di un processore Snapdragon 845. E se questo non era mai stato in dubbio e quindi non stupisce, a sorprendere è la presenza di 4 GB di RAM: probabile quindi che sarà disponibile più di una variante differenziata sui tagli di memoria.

Il display da 6,3 pollici 1440p sembra essere migliore rispetto a quello dell’anno scorso, che anche a noi aveva sollevato delle perplessità per via di una marcata tendenza al blu. C’è il notch stretto e alto, che nella foto sopra viene affiancato a quello di OnePlus 6. La batteria, secondo CPU-Z, sta sui 3.700 mAh.

A coordinare ogni operazione non può che pensare Android 9 Pie che si avvale, come il Pixel 2 XL, della funzione Active Edge confermata di recente da Google con uno spot e destinata a richiamare Google Assistant. Nessuna novità di sorta sulle fotocamere, due sulla parte anteriore entrambe da 8 megapixel di cui una super-wide, e una al posteriore da 12,2 megapixel. Video fino al 4K a 30 fps per la fotocamera principale.

Dopo tutte queste indiscrezioni che, di fatto, hanno reso una formalità l’ufficializzazione dei due Pixel 3, pensate che Google abbia ancora un asso nella manica da giocare a New York per sorprenderci?