La nota redazione di Wired ha intervistato Alberto Villareal, designer che si è occupato, tra le altre cose, dei Google Pixel 2: tra le sue parole possiamo trovare qualche possibile riferimento ai prossimi smartphone di Big G, ossia Google Pixel 3 e Pixel 3 XL.

Una delle parti più interessanti dell’intervista riguarda i display degli smartphone, per Villareal parte fondamentale per le attività quotidiane: “se dovessi immaginare il telefono perfetto, probabilmente non metterei due fori nella parte frontale” sostiene il direttore creativo del dipartimento hardware di Google, secondo il quale “avere la maggior parte dell’esperienza sullo schermo è il sogno di ogni designer”:

“Visto che la fruizione dei media è diventata la parte più importante dell’esperienza utente, si tratta di massimizzare la dimensione dello schermo.”

Villareal dice di aver provato a rimuovere o nascondere tutto il possibile dalla parte frontale dei Google Pixel, come il nome del brand o gli speaker frontali:

“Vogliamo rimuovere tutto ciò che distrae. Nessun logo aziendale, nessun pulsante. Anche gli altoparlanti stereo sono un elemento che trattiamo il più discretamente possibile.”

Tutto questo porta a pensare che con i prossimi modelli, che presumibilmente si chiameranno Google Pixel 3 e Pixel 3 XL, ci potrebbero essere ulteriori passi avanti in tal senso; altri indizi derivano, come abbiamo visto, dall’acquisizione di Redux, una start up che lavora su una tecnologia in grado di trasformare le superfici in altoparlanti.

Villareal non intende però che tutto ciò che non sia schermo non risulti importante, anzi: nell’intervista parla anche dei pannelli in vetro dei Pixel, introdotti sia per motivi estetici sia funzionali (“il pannello di vetro è l’elemento di design più accattivante, ma è stato effettivamente integrato perché migliora le prestazioni dell’antenna). 

Dal momento che gli smartphone si apprestano a diventare piuttosto simili nella parte frontale, destinata a diventare completamente borderless, per quanto riguarda il design acquisirà sempre maggiore importanza il resto dei componenti, a partire dai più piccoli dettagli (come i pulsanti colorati dei Pixel).

Siete d’accordo con Alberto Villareal? Se volete dare un’occhiata all’intervista completa potete fare riferimento alle fonti qui in basso.

Vai a: recensione Google Pixel 2 XL