Google Now è un servizio in continua evoluzione che viene costantemente aggiornato e potenziato da parte di Google.

Il colosso della ricerca ha recentemente introdotto una interessante novità – denominata “preferred apps” – all’interno dell’assistente personale Now al fine di semplificare la vita agli utenti.

I seguenti screenshot descrivono perfettamente il funzionamento delle “app predefinite”:

Dopo aver pronunciato o digitato una query (ad esempio “riproduci Linkin Park“), Now provvederà a mostrare a schermo tutte le applicazioni inerenti alla domanda che è stata effettuata (in questo caso tutte le app musicali).

A quel punto l’utente dovrà selezionare il programma desiderato (Spotify nell’esempio mostrato sopra), che verrà salvato come predefinito ed avviato di default per tutte le richieste successive.

Questo automatismo è certamente valido, ma non altrettanto comodo. Mi spiego meglio. Dopo aver impostato una applicazione come predefinita per una determinata azione risulta molto difficile revocare la propria scelta.

Nei due screenshot allegati sopra, ad esempio, è stato selezionato Spotify per la riproduzione musicale. Se in seguito si volesse utilizzare Play Music sarebbe molto difficile far dimenticare a Now la scelta effettuata in precedenza.

Google suggerisce di procedere così:

  • digitare a mano la richiesta (ad esempio “riproduci Linkin Park”);
  • cliccare sul pulsante a forma di X per annullare la richiesta;
  • ripetere l’operazione diverse volte.

Capite bene che un sistema di questo tipo non può assolutamente essere considerato professionale ed anche la necessità di ripetere più volte l’operazione suona quantomeno inusuale per un software che, sulla carta, dovrebbe semplificare la vita agli utenti.

Prima di concludere vi segnaliamo un piccolo “trucco” che potrebbe tornare utile agli utenti che utilizzano Google Now in lingua inglese. Pronunciando la parola “hello” l’assistente di Big G provvederà a mostrare un elenco di comandi disponibili.

okgoogle

Via (1), (2)