Google Duplex, l’intelligenza artificiale pensato come estensione di Google Assistant che può automatizzare le chiamate telefoniche, è in fase di test in ambito business negli USA. Duplex sarà utilizzabile da tutti noi tramite l’assistente Google, ma è inevitabile che sarà maggiormente usato in ambito business. E quale settore migliore per testarlo se non un call center? È proprio da lì che è partita la sperimentazione.

È stato pubblicato da The Information un rapporto che conferma l’inizio delle “primissime fasi di test per l’uso in altre applicazioni”. Così si andrebbe a creare un servizio aggiuntivo per Duplex, ovvero quello del cloud, su cui le aziende stesse potrebbero guadagnare.

Google Duplex Test (1)

Ritornando ai call center, Google Duplex sarà preferito a tutti gli altri assistenti sviluppati dalla concorrenza (come Alexa di Amazon) per la sua naturalezza nelle conversazioni che possiede grazie all’inserimento di elementi inediti in una IA, tra cui le famose “pause” con espressioni come “uh” ed “umm”. Esso riuscirà ad occuparsi delle “chiamate semplici”. Se le conversazioni diverranno più complicate, sarà compito di un dipendente intervenire. Questo però ha portato anche a delle critiche di tipo etico, perché i clienti non hanno la capacità di capire se stanno effettivamente parlando con un umano o con un’intelligenza artificiale. Sempre secondo il rapporto, Duplex sarebbe in fase di test anche all’interno di una “grande compagnia assicurativa”.

Google Duplex sarà utilizzabile da applicazioni di terze parti grazie ad un aggiornamento rilasciato da Big G per Google Cloud Speech-to-Text. La nuova API può essere utilizzata dagli sviluppatori per trascrivere una chiamata. Essa riesce a distinguere la voce, il rumore di fondo, la musica e le condizioni di staticità, utilizzando dai 2 ai 4 altoparlanti. Il tutto è offerto da Google Cloud ed è la stessa tecnologia utilizzata da Google Assistant e Google Search.