La ricarica wireless sfrutta un semplice meccanismo basato su campi magnetici per ricaricare i nostri dispositivi senza necessità di collegarci fili; ormai implementata in diversi smartphone e smartwatch, questa tecnologia potrebbe aprirsi a nuovi utilizzi.

Sia ben chiaro, sempre di ricarica parliamo, ma non più basata su una piattaforma apposita, bensì implementata negli oggetti comuni della casa (provate ad immaginarlo in una zona del vostro comodino); Google, a tal proposito, avrebbe brevettato un sistema formato da piccole bobine, inserite nei tasti delle tastiere dei computer portatili (nello specifico caso, ad esempio, i Chromebook), tali da funzionare come ricevitori per ricaricare il portatile o come trasmettitori in grado di sfruttare l’energia contenuta nella batteria del computer per ricaricare altri dispositivi (come uno smartphone).

Non si sa se questa tecnologia arriverà mai sul mercato, ne se effettivamente riuscirà a garantire un certo livello di comodità d’uso – ad esempio, se devo ricaricare lo smartphone appoggiandolo sulla tastiera, vado a bloccare diversi tasti -; non ci resta che attendere, per scoprire cosa ci riserva il futuro.

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