In questo weekend, Sony ha organizzato un evento a Torino per far conoscere al grande pubblico la propria linea Xperia Z5 (nelle versioni Compact, standard e Premium).

Come ben sapete, Sony da quest’anno e fino al 2018 sarà partner ufficiale della Uefa Champions League (il ruolo che fino all’anno scorso era stato di HTC, NdR), quindi ha deciso di allestire due eventi, rispettivamente a Torino (oggi e domani) e a Roma (12 e 13 dicembre) per programmare due eventi gemelli di intrattenimento, sport e tecnologia.

In piazza Vittorio Veneto (uno dei luoghi più significativi del capoluogo torinese) il produttore nipponico ha montato una gigantesca struttura sferica di 22x16m (la Dome) che al proprio interno contiene un piccolo campo da calcio su cui si disputerà un torneo 2vs2: i vincitori si aggiudicheranno i biglietti per vedere la finale di Champions League, in programma a maggio, allo stadio di San Siro (Milano).

La parte più interessante per gli appassionati di tecnologia, però, riguarda l’opportunità che Sony offrirà a chiunque ne avesse voglia: potrete provare (gratuitamente) Xperia Z5, Z5 Compact e Z5 Premium, oltre al Sony Smartwatch 3 e alla Smartband 2.

Stamattina si è tenuto una piccola conferenza stampa in cui i responsabili Sony ci hanno spiegato qual è lo scopo dell’evento, e dove abbiamo potuto porre loro qualche domanda (alcune anche “cattivelle”).

Innanzitutto, Sony vuole consolidare la propria posizione di produttore di smartphone premium all’interno del mercato italiano, quindi ha pensato di invitare i consumatori a verificare di persona la bontà dei propri dispositivi. In particolare i responsabili dell’azienda giapponese hanno insistito molto su tre caratteristiche che contraddistinguono gli Xperia Z5: la fotocamera “con messa a fuoco più veloce presente sul mercato”, la “durata della batteria di due giorni” e l’impermeabilità dei propri top di gamma.

Inoltre è stato posto l’accento anche sull’ottima qualità costruttiva della serie Z5, in particolare sul sensore di impronte digitali, posizoonato sul lato destro della scocca, che permette un’ergonomia migliore, a detta di Sony, rispetto alle soluzioni dei concorrenti.

Quando è stata data la parola ai giornalisti, ci sono state delle domande alquanto spinose:

  • Come si pensa di uscire dalla crisi che Sony sta vivendo da qualche tempo? La risposta è una tendenza ancora più marcata rispetto al passato a puntare sulla qualità: i prezzi sono alti, è vero, ma l’azienda pensa che la strategia sia quella giusta e continuerà a scommettere sui propri flagship.
  • Quale sarà l’evoluzione dell’interfaccia che Sony adotta sui propri terminali? Il produttore riconosce di adottare una personalizzazione di Android molto fedele a se stessa, ma è fortemente convinto del fatto che il processo di omologazione grafica a cui stiamo assistendo (dall’introduzione di Lollipop in poi) non sia necessariamente un bene. Probabilmente, quindi, anche Sony punterà sempre più sul material design, senza però stravolgere la natura della propria UI.
  • Come funziona esattamente la risoluzione 4K dello Z5 Premium? A questa domanda è stato risposto in modo alquanto nebuloso (purtroppo non erano presenti tecnici di Sony alla presentazione), confermando comunque che il terminale esegue un upscaling quando ne ha necessità grazie ad un software sviluppato direttamente dall’azienda. Vi consigliamo di leggere il nostro articolo dedicato per una maggiore chiarezza.

Abbiamo poi provato sia l’Xperia Z5 (già recensito da noi), sia l’Xperia Z5 Compact (qui la nostra recensione), sia l’Xperia Z5 Premium. Per quanto riguarda i primi due telefoni, confermiamo quanto affermato nelle recensioni e nel nostro confronto, anche se a onor del vero non abbiamo notato alcun surriscaldamento utilizzando le app di sistema (non ci è stato permesso, tuttavia, installare nessun programma di nostra scelta).

Un discorso a parte va fatto per Sony Xperia Z5 Premium: ve ne avevamo già parlato con la nostra video anteprima di IFA, ma in questa occasione abbiamo avuto modo di provarlo con più calma. Ottima la qualità dei materiali, e davvero ad effetto la scelta di utilizzare un vetro specchiato sulla parte posteriore della scocca (vedi foto): sicuramente non passerete inosservati. Nulla da eccepire sul fronte riscaldamento, ma valgono le stesse considerazioni appena espresse a riguardo dei fratelli minori.

Bellissimo, invece, il display: i colori sono molto naturali e la definizione (3860×2140 pixel) è sbalorditiva, sebbene continuiamo a chiederci la sua reale utilità su uno smartphone. Molto comodo il sensore di impronte posto sul lato del terminale.

Il software, tuttavia, non ci ha soddisfatto appieno: il telefono non ha grossi problemi, ma sono presenti alcuni lag sparsi e, a volte, si nota un evidente calo di framerate, che stona con la fluidità generale altrimenti riscontrata. Per fare un paragone, il nuovo Huawei Nexus 6P è molto avanti sul piano della reattività e responsività dell’interfaccia.

Vedremo dunque cosa decreterà il mercato.

Vi invitiamo a provare di persona questi terminali: se siete a Torino tra oggi e domani, è un’occasione da non perdere!