Era il 2010 quando acquistai il mio primo smartphone (Acer Liquid), ero all’università e frequentavo lezioni di anatomia, fisiologia articolare e mai avrei immaginato una diffusione immensa dei dispositivi mobili come li conosciamo ora.

Questa distribuzione però è coincisa anche con un cambiamento radicale delle abitudini di lavoro nelle persone, che ormai utilizzano sempre più il mobile rispetto alla versione desktop, sia per la possibilità delle applicazioni social, sia per questioni lavorative; questo mutamento verso gli smartphone però ha indotto anche un altro tipo di modificazione, cioè quella dell’atteggiamento posturale che le varie persone adottano durante la giornata per interfacciarsi proprio con questi dispositivi.

Infatti se poniamo attenzione durante l’arco della giornata, alle fermate degli autobus o sui marciapiedi, vi siete mai resi conto di come le persone interagiscono con il telefono? Quale è la posizione che assumono quando guardano lo schermo?

Ecco, ve lo spiego io: con il continuo utilizzo di questi apparecchi le persone hanno sempre più sviluppato una postura con il collo e la testa flessi in avanti, quasi in chiusura completa del rachide cervicale sul torace, associando inoltre anche una flessione delle braccia e dei gomiti per mantenere lo schermo davanti agli occhi.

Molti mi diranno: e quindi cosa succede?

Succede che questo tipo di postura, se viene eseguita per pochi secondi non fa accadere praticamente nulla, ma se invece la si adotta per molte ore durante la giornata ecco che questo tende a modificare quasi irreversibilmente la struttura ossea e connettivale dei tessuti del collo.

Da fisioterapista specializzato nel distretto cervicale, ho potuto notare un enorme aumento proprio delle problematiche al collo negli ultimi anni: ora con questo non dico che bisogna demonizzare questi smartphone, che per molti versi ci hanno semplificato e migliorato la vita sensibilmente, ma il mio consiglio è questo: attenzione!

Attenzione perchè stare troppo tempo con il collo flesso in avanti ad utilizzare i cellulari induce un carico enorme sulle strutture molli del collo, andando a modificare anche la lunghezza dei muscoli, i quali andranno poi a creare dolori e problemi.

Infatti è bene specificare come a livello delle vertebre (le ossa che si trovano nella schiena e che formano la spina dorsale) siano presenti una sorta di cuscinetti che hanno non solo la funzione di ammortizzare gli urti, ma anche quella di distribuire le forze durante il movimento per permettere un movimento fluido e dinamico.

Questo disco intervertebrale è composto da due parti: una componente centrale a forma di biglia gelatinosa che si chiama “nucleo polposo”, il quale è tenuto in sede da una sorta di anello fibroso fatto a lamine, chiamato “anulus fibroso”.

“Ok, ma non voglio un trattato di medicina, io uso lo smartphone e non voglio avere dolore al collo, che cosa mi dici?”

Ti rispondo che la posizione da smartphone (che in America hanno chiamato “Text neck”) è una sciagura per questi dischi intervertebrali, in quanto, come dimostrato da alcuni studi scientifici internazionali, per un gioco di leve, su questi dischi viene poggiato un carico equivalente ai 18 kilogrammi, l’equivalente di due casse d’acqua da asporto. Questa tensione quindi, scaricandosi su questi cuscinetti, distribuisce posteriormente questo peso, andando a spingere la parte gelatinosa del disco verso la periferia posteriore; questa erniazione può fuoriuscire dalla propria sede andando ad irritare e comprimere i nervi a livello spinale.

Questo si traduce quindi in una modificazione strutturale dell’assetto cervicale (si verifica infatti una verticalizzazione del rachide cervicale) con aumento del tono muscolare del collo, rigidità e dolore anche molto intenso.

E la soluzione quale sarebbe?

Innanzitutto modificare l’assetto con cui controlliamo le nostre notifiche e inviamo messaggi, quindi dobbiamo elevare il cellulare in una posizione di fronte agli occhi (come se volessimo scattare una foto): questo tipo di accorgimento vi farà sicuramente sentire un po’ stupidi, ma vi assicuro che toglierà moltissima tensione al collo.

Un altro suggerimento è quello di evitare di tenere il cellulare durante le chiamate appoggiato all’orecchio e tenendo il dispositivo con la spalla: questa situazione infatti può determinare un errato posizionamento delle superfici articolari del collo, agendo inoltre in maniera trasversale sui dischi. Quest’abitudine, infatti, oltre che pericolosa per lo stato di salute della zona cervicale, è comunque invalidante per la muscolatura: infatti non solo si assiste a fenomeni di grande dolore in zona peri-scapolare, ma anche per la strutturazione di compensi posturali che non fanno nient’altro che cronicizzare l’assetto e il problema.

In circolazione vendono numerosi auricolari (sia con il filo che Bluetooth) che vi permetteranno sicuramente di parlare e ascoltare con estrema chiarezza, senza dover tenere per forza il cellulare sulla spalla.

Ovviamente se ormai il problema si è bello che strutturato, è impensabile intervenire solo cambiando le abitudini, ma anche attraverso l’affidamento ad un fisioterapista specializzato in questi disturbi che andrà ad analizzare meglio la vostra postura, la vostra muscolatura e vi proporrà il miglior tipo di percorso riabilitativo per sconfiggere efficacemente il dolore cervicale.

Quindi continuate ad utilizzare i cellulari, giocate, inviate messaggi, controllate la vostra posta, ma occhio a come tenete il collo e lo sguardo.

 

Articolo redatto in esclusiva per TuttoAndroid.net da:

Dr. Daniel Di Segni

Dottore in Fisioterapia, Terapia Manuale e Rieducazione posturale

Trattamento sindromi dolorose

www.cervicalevertigini.it