Intel RealSense è una tecnologia che sta prendendo sempre più piede su diversi dispositivi – PC, tablet o 2 in 1 – e si prevede una grande diffusione nei prossimi anni. Il futuro sviluppo di questa tecnologia sembra essere un passo obbligato, se pensiamo alle possibili applicazioni. Vi ricordate che rivoluzione c’è stata quando Nintendo ha presentato la Wii? È stata la prima volta che un sistema di gioco ha messo a disposizione un’interfaccia uomo-macchina capace di interpretare i movimenti naturali dell’uomo per tradurli in un linguaggio comprensibile alla macchina stessa e permettere quindi a chiunque – grande o piccolo, appassionato di videogiochi o no – di giocare.

Un cambiamento di portata colossale, che ha segnato un’epoca: sebbene fosse basata su un hardware di scarsa potenza già al momento dell’uscita, con conseguenti limitazioni nella grafica e nelle possibilità di gioco, la Wii è riuscita a rimanere in cima alle classifiche di vendita per diversi anni, mostrando che quel che conta è anche il modo in cui si gioca – inteso dal punto di vista più letterale. Una simile rivoluzione potrebbe estendersi a tutto il mondo del computing in senso più ampio, grazie a Intel RealSense: la tecnologia del colosso di Santa Clara, infatti, permette di interagire con computer, televisori, tablet, 2 in 1, smartphone e così via grazie a semplici gesti – in tutte le operazioni, non soltanto nei giochi. In questo modo si otterrebbe davvero un modo di gestire le macchine naturale e alla portata di tutti, senza curve di apprendimento ripide e lunghi tempi per abituarsi all’interfaccia.

Non solo: la tecnologia Intel RealSense permette di accedere a funzionalità fotografiche avanzate, come quelle viste su HTC One M8 e One M9 Plus, quali ad esempio la messa a fuoco in post-produzione. In questo modo si aprirebbero altrettante  interessanti possibilità anche su questo fronte.

L’hardware è già pronto, lato software la strada è avviata e si attendono futuri sviluppi. Intel sta, infatti, spingendo molto sul coinvolgimento degli sviluppatori, per avere un nutrito mercato di applicazioni e programmi che usino la tecnologia Intel RealSense. E la famosa scena di Minority Report in cui John Anderton, interpretato da Tom Cruise, agisce sul contenuto semplicemente muovendo le mani non sarà più una fantasia lontana dalla sua concreta realizzazione.