LG ha avuto davvero molto coraggio nel proporre il nuovo G2. Si tratta, per la prima volta da anni, di un deciso cambiamento in fatto di design dei dispositivi. Forse esagerando, ma si può azzardare e dire che sia una rivoluzione in fatto di design. È dal 2007, anno di presentazione dell’iPhone, che non si vede un netto cambiamento nel modo di progettare e creare il design dei dispositivi.

Di fatto, sono sei anni che tutti i dispositivi hanno uno o più tasti frontali, due o più tasti su un lato per il volume e solitamente almeno un tasto per l’accensione e lo spegnimento su un lato. Alcuni hanno posto il bilanciere del volume su un lato e il pulsante power sull’opposto, altri l’hanno posto sul lato superiore, altri ancora sul fronte del dispositivo. Un’altra soluzione ancora è quella adottata da Nokia e Sony, che prevede di mettere tutti i tasti (incluso quello per la fotocamera) su un solo lato, quello destro.

Una uniformazione al modello Apple che d’altronde è ben nota anche in altri campi (chi ha detto design del sistema operativo?). Ma non voglio parlare delle mie opinioni riguardo quanto è stato preso da Apple, quanto più del fatto che finalmente si vede qualcosa di veramente nuovo nel panorama smartphone in fatto di design.

Tasti sul retro, assenza completa di tasti sui lati, fronte totalmente liscio e con i bordi dello schermo ridotti al minimo, logo sulla parte bassa sotto lo schermo… Tutto è una novità. Anche l’assenza di una cornice sostanziosa intorno allo schermo è una novità benvenuta in controtendenza rispetto alla media – che, tra l’altro, segue Samsung.

Se in fatto di software troviamo indubbie similitudini con Samsung, in realtà in fatto di hardware i due produttori non potrebbero essere più distanti in fatto di approccio al design. Samsung è sufficientemente conservatrice da questo punto di vista ed il suo design è “evoluzionario” con tutti gli ultimi dispositivi, mentre LG ha avuto uno scatto d’orgoglio e ha creato un design rivoluzionario.

Di fatto tutti gli ultimi prodotti top di gamma hanno costituito un cambio netto rispetto alla tradizione di LG: a partire da Optimus Vu, primo (e unico, che io sappia) smartphone con schermo in rapporto 4:3; continuando Optimus G, innovativo più per i materiali e per i dettagli che per le forme; fino ad Optimus G Pro, innovativo per form factor e forme generali del dispositivo.

Non ho ancora avuto il piacere di stringere tra le mani il G2, ma ho idea che il posizionamento dei tasti sul retro renda estremamente semplice l’utilizzo dello smartphone, soprattutto in chiamata. Oltretutto le dimensioni del dispositivo fanno sì che i tasti sul retro siano molto più accessibili di tasti sui lati, che altrimenti sarebbero complicati da raggiungere impugnando lo smartphone con una sola mano.

Chiaramente il G2 è un dispositivo che va provato. Personalmente non vedo l’ora di farlo, anche perchè questo potrebbe essere l’inizio di una riscossa a lungo attesa che riporti LG sulla cresta dell’onda. Intanto, complimentoni vivissimi. Davvero. Tanto di cappello.

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