Il display è certamente uno dei componenti più importanti nei dispositivi degli ultimi anni: ricopre la maggior parte della superficie dello smartphone e visualizza l’interfaccia utente, fondamento nell’utilizzo di un dispositivo; ne esistono di vari tipi, con dimensioni, risoluzioni e tecnologie differenti.

Se per le prime due caratteristiche è facile trarre una conclusione (per fare due esempi, se voglio uno smartphone compatto punterò su display dalla diagonale più piccola, mentre se voglio uno schermo ben definito sceglierò un display con una buona risoluzione), per quanto riguarda le varie tecnologie le cose si complicano un po’: in queste righe cercheremo di spiegarvi quali sono i punti di forza e quali le debolezze degli schermi LCD e AMOLED, facendo un accenno alla tecnologia Retina, cercando di darvi tutte le basi per poter poi valutare quali, secondo voi, sono i migliori.

LCD IPS

Partiamo con i display LCD IPS, in quanto si tratta di una delle tecnologie maggiormente in uso nel campo dei dispositivi mobili: questi display fanno parte della famiglia degli schermi a cristalli liquidi, il cui funzionamento si basa sullo sfruttare le proprietà di alcune sostanze particolari chiamate – per l’appunto – cristalli liquidi.

Fonte: pctechguide.com

La tecnologia IPS (In Plane Switching), nata già nel 1996 in casa Hitachi e oggi utilizzata in moltissimi dispositivi, punta al miglioramento degli angoli di visuale (vale a dire l’angolazione con la quale possiamo inclinare il display mantenendo una perfetta visibilità) e alla riproduzione dei colori; basandosi sempre sull’uso di cristalli liquidi e di una retroilluminazione, in questi pannelli il movimento delle molecole avviene in modo parallelo e non perpendicolare (in questo modo viene ridotta al minimo la quantità di luce dispersa dalla matrice): per questo vengono chiamati “In Plane”.

Nella sostanza uno schermo LCD IPS garantisce un’ottima fedeltà dei colori e dei bianchi di alta qualità, anche se per quanto riguarda il contrasto non si riescono a raggiungere valori estremamente elevati. Anche i neri presentano alcuni problemi, risultando poco profondi a causa della costante illuminazione necessaria ai cristalli liquidi.

AMOLED

AMOLED è l’acronimo di Active Matrix Organic Light Emitting Diode, vale a dire un diodo organico che emette luce a matrice attiva: questo termine molto complesso indica una tecnologia per la realizzazione di display basati essenzialmente sul carbonio (per questo è presente il termine organico).

La struttura di base di un display AMOLED prevede l’uso di due transistor per ogni pixel, e questo in aggiunta ad altri particolari rende questa tecnologia più costosa rispetto al classico LCD.

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Anche questi display vengono utilizzati largamente nei dispositivi mobili, con Samsung che ha puntato sempre forte su questa tecnologia garantendogli un buono sviluppo nel tempo (ad esempio con la creazione dei display Super AMOLED, in grado di ridurre i consumi, migliorare la luminosità e ridurre lo spessore) e che l’ha resa leader mondiale nel settore.

Il vantaggio forse maggiore di questa tecnologia è la capacità dei pixel di emettere luce singolarmente, senza bisogno di retroilluminazione: questo, oltre a diminuire il consumo di energia, permette di raggiungere dei neri profondi e assoluti, proprio perché il pixel incriminato (nero) sarà semplicemente spento.

Gli angoli di visuale hanno raggiunto nel tempo i livelli dei pannelli IPS, mentre per quanto riguarda la resa cromatica si ha solitamente una certa sovra-saturazione dei colori (anche se nei pannelli di ultima generazione i colori sono sì vividi, ma non in modo innaturale); se i bianchi nei display IPS erano di ottima qualità, qui peggiorano leggermente, tendendo lievemente al giallo, ma la tecnologia AMOLED compensa bene grazie ai suoi neri profondi e a un contrasto più elevato.

Retina

Retina Display, a differenza dei termini precedenti, non identifica una tecnologia di pannello ma bensì un marchio ideato da Apple; con questo nome il colosso di Cupertino ha definito i display, di tipo LCD, montati sui suoi prodotti a partire da iPhone 4, caratterizzati da un valore di PPI (Pixels Per Inch, pixel per pollice quadrato) tale da non permettere l’individuazione del singolo pixel.

Negli ultimi anni, però, anche gli altri produttori hanno innalzato il livello di PPI, spingendo sull’acceleratore della risoluzione e fornendo ai propri dispositivi una densità di pixel ancora maggiore rispetto ai prodotti Apple. Basti pensare che col termine Retina vengono identificati 329PPI e ad oggi non è difficile trovare smartphone con display da oltre 500 PPI.

I display Retina sono, al momento, prodotti da LG e da Japan Display.

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Tralasciando i display Retina, che non ci riguardano da vicino e che non contraddistinguono una vera e propria tecnologia, la grande gara è essenzialmente a due partecipanti: AMOLED o LCD IPS? La risposta più giusta è che sicuramente dipende dal pannello: due diversi pannelli AMOLED possono presentare differenze anche sostanziali, e lo stesso vale per due schermi LCD IPS; le fondamenta restano però neri profondi e colori più saturi negli AMOLED, mentre un IPS fornisce bianchi migliori e colori più naturali.

Come accade molto spesso dunque il nostro consiglio è di puntare a dispositivi con una o l’altra tecnologia in base alle vostre preferenze ed esigenze. Dunque fateci sapere nei commenti quale preferite!