Parlando nel corso di Big Android BBQ Europe, in corso di svolgimento ad Amsterdam, il CEO di Cyanogen Inc Steve Kondik ha illustrato come sarà il 2016 per la sua società e per CyanogenMod, la Custom ROM più famosa del panorama Android. Kondik ha inoltre fornito qualche indicazione sui prossimi smartphone dotati di Cyanogen OS, tra i quali ci sarà certamente un flagship.

Una delle novità più interessanti in arrivo con CyanogenMod 13, basata su Android 6.0 Marshmallow e che potrebbe essere rilasciata per Natale, sarà la presenza di nuove API che permetteranno di estendere alcune funzionalità di sistema come i Quick Settings o gli SMS. In questo modo anche le app di terze parti potranno integrarsi maggiormente col sistema a tutto vantaggio dell’utente finale che vedrà ridursi il numero di bloatware.

Dal punto di vista hardware nel 2016 Cyanogen si concentrerà sui dispositivi economici cercando di farli diventare grandi attraverso il proprio software. In questo modo si porterebbe un minimo di ordine nel settore entry-level, in cui i produttori non investono sul software proponendo le versioni del software offerte dai vari chipmaker, com’è capitato di recente per uno smartphone molto pubblicizzato nel nostro paese.

Quello che più dovrebbe preoccupare gli acquirenti di questi dispositivi è l’enorme quantità di bloatware e la certezza quasi matematica che il produttore non fornirà alcun aggiornamento di sicurezza. CyanogenMod e CyanogenOS sono la soluzione perfetta con le loro API permettono ai produttori di fornire una migliore esperienza utente.

Oltre ai dispositivi super-economici però, Cyanogen OS potrebbe finire su un flagship del 2016, anche se Kondik non si sbottona al riguardo. Secondo alcune indiscrezioni si tratta di un dispositivo di livello superiore ai recenti modelli Wileyfox, che dovrebbe vedere la luce nel secondo trimestre del 2016. Anche se a volte le scelte di Cyanogen hanno suscitato polemiche, non si può dire che Kondik e la sua ciurma non abbiano le idee chiare su quello che li aspetta nel 2016. Vedremo se sapranno cambiare le regole del mercato soprattutto nella fascia base, sempre più caotica.

Via