AGGIORNAMENTO: Abbiamo intervistato i fondatori di VIRO per fornirvi delle informazioni più dettagliate su questo progetto, potete trovare la nostra intervista cliccando qui!

Da che esistono gli smartphone l’idea di un telefono che faccia a gara con il vecchio Nokia 3310 in termini di durata della batteria è sempre stata considerata pura utopia. Non che questo abbia fermato l’espansione di questo mercato, anzi. Praticamente chiunque è ormai disposto al compromesso di ricaricare ogni sera – o addirittura ogni mezza giornata – il proprio terminale, pur di rimanere connesso a tutti quei servizi senza i quali nel mondo d’oggi ci sentiamo persi. Ma è davvero necessario scendere a questo compromesso?

VIRO, una promettente startup italiana, ci dice di no. Dalla fondazione nel febbraio 2013 il team di VIRO ha lavorato sodo e ora è ormai quasi pronto a presentare al mondo i frutti del suo lavoro: il primo smartphone che sfrutti l’energia esterna per ricarsi costantemente! Avete letto bene, a detta dell’azienda VIRO non necessiterà di essere ricaricato, poichè sfrutterà l’ambiente circonstante per immagazzinare l’energia necessaria al funzionamento. Purtroppo per ora non è ancora nota la tecnologia che permetterà un risultato talmente sorprendente, ma il pubblico si è certamente sbizzarrito con le ipotesi, tra cui le più plausibili per ora sembrano essere la presenza di un pannello solare o di un meccanismo che produca elettricità grazie al movimento. Resta comunque da vedere se il risultato sarà veramente uno smartphone talmente rivoluzionario da non necessitare l’adattatore per la presa di corrente nella confezione, o se “semplicemente” avrà una durata con singola carica di svariati giorni di utilizzo intenso, che già di per sè sarebbe comunque un’impresa da inserire negli annali della tecnologia!

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Ma non è di certo finita qui. VIRO punta molto più in alto, infatti le caratteristiche tecniche che troveremo all’interno del terminale saranno quelle di un top di gamma! Come visibile dalle immagini promozionali diffuse tramite le pagine social sembrerebbe che il processore sarà un Qualcomm Snapdragon 810, l’ultimo gioiellino dell’azienda di San Diego con supporto per sistemi a 64 bit e prestazioni sbalorditive. Non è ancora abbastanza? Aggiungiamo allora una fotocamera anteriore da 8 MegPixel con flash led e registrazione video in Full HD, per non parlare di quella posteriore da 20,7 MegaPixel con doppio flash led e registrazione in 4k, entrambe poi dotate di OIS (Stabilizzatore Ottico dell’Immagine), BSI (Sensore Retro Illuminato) e registrazione video a 120fps. Ah, già… VIRO è anche waterproof, ma senza bisogno di delle scomode linguette a coprire i connettori.

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Già quel che è stato detto fin’ora è sicuramente abbastanza per stuzzicare la nostra attenzione, ma c’è un altro aspetto molto importante e troppo spesso ignorato che rende il team di VIRO degno di nota. Uno dei loro punti cardine è, infatti, l’attenzione all’ambiente e ai lavoratori, in quei paesi in cui lo sfruttamento è una drammatica realtà. Ciò che affermano è di voler creare è unosmartphone etico, che offra opportunità di lavoro onesto in quei paesi dove tale concetto è sconosciuto e che rispetti al contempo l’ecosistema. Per questo i minerali necessari alla fabbricazione proverranno da miniere che non siano luogo di conflitti in Congo, in modo da aiutare la popolazione locale, mentre la fabbricazione avverrà in Cina ma seguendo degli accordi che prevedano un giusto compenso per i lavoratori e un ambiente di lavoro sicuro. Inoltre lo smartphone sarà composto per la maggior parte da materiali riciclabili, privi di agenti chimici dannosi per l’ambiente.

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Tornando con i piedi per terra, ancora non si sa nulla riguardo dimensioni, design, interfaccia software (che sarà comunque Android) e soprattutto non è noto il prezzo. La presentazione ufficiale di VIRO dovrebbe avvenire mercoledì 1 ottobre, mentre la commercializzazione definitiva dovrebbe essere prevista per inizio 2015 senza bisogno di inviti (guarda e impara, OnePlus). Se esso avrà successo o no non ci è dato saperlo, ma fa di certo grande piacere vedere dei ragazzi italiani portare avanti il nome del nostro Paese in un mercato in cui tutti i grandi nomi vengono dall’oriente. A tal proposito sicuramente lo scoglio più importante sarà competere con i giganti cinesi che si stanno facendo strada anche in Italia con smartphone di fascia alta e prezzi stracciati, ma dal mio punto di vista sarei disposto a spendere di più per avere un prodotto come quello delineato da VIRO, dalle grandi caratteristiche e dai grandi principi alla base, supportando una startup nostrana che porta finalmente una ventata d’innovazione.

E voi cosa ne pensate di VIRO? Riuscirà a mantenere tutte queste importanti promesse? Seguirete il progetto o siete scettici? Fatecelo sapere nei commenti!