Anche se la versione 5.0 di Android ha portato un sistema di notifiche più intelligente, anche se molto contestato da alcuni utenti, quello delle interruzioni provocate dagli smartphone e dalle tante, troppe notifiche che riceviamo quotidianamente è un tema molto scottante. Nel corso di un’intervista al New York Times Sundar Pichai, vicepresidente dei prodotti Google, ci illustra la sua visione sul problema.

La questione principale è la troppa attenzione che molta gente dedica al proprio smartphone, arrivando in molti casi a far passare in secondo piano la propria vita. Google sta lavorando molto da questo punto di vista, cercando di far capire ad Android che la chiamata di una moglie è molto più importante di quella di un  sconosciuto.

Sudar Pichai, ad esempio, ritiene che durante una riunione il proprio smartphone possa ricordare il compleanno del figlio e niente di più. nel corso della cena che precede l’apertura del Google I/O Pichai chiede a tutti i partecipanti di lasciare lo smartphone in un cestino, così da non essere interrotti e potersi dedicare completamente alla serata. Eppure c’è sempre qualche addetto alle pubbliche relazioni che teme di perdere una importante chiamata da qualche giornalista.

Gli sforzi di Google si possono apprezzare in Android Wear e Android Auto, due piattaforme ancora acerbe ma che aiutano l’utente a ridurre i contatti con il proprio smartphone. la piattaforma Auto riduce al minimo le interruzioni, segnalando solo le cose realmente importanti. mentre Android Wear ci permette di visualizzare le notifiche sul polso in maniera più rapida. Non va dimenticato Google Now che sta diventando sempre più importante nelle strategie di Google, con i suoi promemoria e segnalazioni mirate.

Sundar Pichai termina con un apprezzamento per quelle app del Play Store che gestiscono al meglio le notifiche, ricordando che le peggiori sono quelle che obbligano l’utente ad aprire in continuazione l’app per avere aggiornamenti ed informazioni.

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