Se col ritorno sul mercato di Motorola con il Moto G siete rimasti sorpresi (eccone la nostra recensione), probabilmente è perché ancora non conoscete il Moto X. Il primo smartphone del ritorno sul mercato della casa alata infatti è proprio l’X che tuttavia nel vecchio continente si è fatto attendere per ben 5 mesi e in un formato più standard.

Motorola Moto X è infatti arrivato in Europa dal 6 febbraio 2014, e solo dal 12 febbraio 2014 anche in Italia con un annuncio ufficiale, tuttavia a differenza dell’America qui non sarà presente il famoso Moto Maker, ovvero quel servizio che permette agli acquirenti d’oltreoceano di poter personalizzare nei colori e nei materiali il proprio Moto X.

Disponibile dunque solo nelle colorazioni Bianco e Nero, Motorola Moto X non lascia dubbi e si posiziona senza dubbio fra i migliori smartphone in commercio. Vediamo perché.

Video Recensione

Video Unboxing

Hardware & Ergonomia

Sul piano hardware il Motorola Moto X non delude, a partire dai materiali per arrivare alla componenti operative. Sul fronte troviamo infatti un vetro Gorilla Glass 3 molto resistente, liscio e con trattamento anti-impronte; sugli spigoli è presente del policarbonato lucido, mentre sul retro c’è del policarbonato gommato che offre un ottimo grip. Tutti i materiali sono ben saldi fra di loro senza scricchiolii strani ed offrono, grazie anche alla bombatura del retro, un’ergonomia davvero eccezionale.
Ergonomia che viene ancor più migliorata dalle dimensioni contenute, pur essendo presente un display da ben 4.7 pollici. Lo smartphone nel complesso misura infatti 129.29 x 62.74 x 10.41 mm con un peso di 132 grammi.

Sul piano più tecnico troviamo invece: una CPU dual-core Qualcomm Snapdragon S4 Pro da 1.7Ghz, GPU Adreno 320, memoria RAM pari a 2GB, memoria interna da 16 o 32GB non espandibile, display HD da 4.7″ AMOLED con una densità di pixel pari a 316 PPI, batteria non removibile da 2200 mAh, fotocamera sul fronte da 2 megapixel e sul retro da 10 megapixel con flash LED e autofocus, sensori vari quali: accelerometro, giroscopio, luminosità, prossimità.
Sul lato connettività non manca nulla, in quanto troviamo quad-band GSM, five-band UMTS, HSPA+ e LTE oltre a Wifi 802.11 a/b/g/n, 5GHz ac, NFC e Bluetooth 4.0.

Un top di gamma solo dual-core? Non proprio. Il Motorola Moto X ha infatti 2 ulteriori processori dedicati che ancora non ho menzionato e che sono sempre in ascolto per eseguire determinate azioni:

  • 1 processore single-core per l’elaborazione contestuale;
  • 1 processore single-core per la comprensione del linguaggio naturale.

A cui se si aggiungono i 4 core della GPU arriviamo ad un totale di ben 8 core, che sono poi gli elementi del X8 Mobile System Computing ideato apposta per il Moto X. Tutto ciò per offrire un’esperienza d’uso ottimale e ridurre al minimo il consumo della batteria. Ad esempio: il processore per l’elaborazione contestuale sa sempre se lo smartphone è riposto in una tasca o appoggiato sulla scrivania con lo schermo rivolto verso l’alto o verso il basso, così da capire se mostrare o meno i messaggi dell’Active Display (notifiche a schermo: ne parliamo nelle sezioni Display e Software). Lo stesso processore capisce se lo smartphone sta venendo agitato per abilitare al volo la fotocamera.

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Display

Il display del Motorola Moto X è un AMOLED da 4.7 pollici con risoluzione HD (1280×720) con una densità di pixel pari a 316 PPI. L’utilizzo del display AMOLED, che consuma indicativamente di più rispetto ad un LCD (soprattutto con colori chiari), è stato scelto probabilmente per evitare inutili sprechi di energia quando l’Active Display è attivo. Questa funzionalità infatti mostra eventuali notifiche direttamente sul display accendendo soltanto i pixel strettamente necessari e lasciando il resto dello schermo spento, cosa non fattibile negli LCD classici che, per riprodurre il nero, accendono comunque i pixel.

I colori, soprattutto quelli più scuri, sono un po’ “sparati” e si allontanano dalla realtà.
L’angolo di visuale è al contrario ottimo, i colori non vengono distorti e la visibilità è perfetta; sotto la diretta luce del sole il display si vede abbastanza bene e senza particolare problemi.

Difetto più grande? Il fatto che sia molto “energivoro”.

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Fotocamera

La fotocamera principale è composta da un sensore da 10 megapixel con apertura focale 2.4 e lunghezza focale pari a 30mm. Nel complesso una buona fotocamera ma ciò che mi preme sottolineare è il software dedicato.

Non sono presenti pulsanti fisici o a schermo per scattare la foto e ciò comporta che in qualsiasi punto noi clicchiamo sullo schermo la foto viene catturata e memorizzata. Per effettuare lo zoom digitale (al massimo 4x) basta strisciare il dito dal basso verso l’alto sullo schermo fino alla profondità di zoom che ci interessa: molto semplice. Semplice quanto la funzionalità (che si abilita nel menu a comparsa effettuando uno swipe dal bordo sinistro dello schermo verso il centro) di gestione dell’autofocus. Una volta abilitato infatti comparirà sul display un cerchiolino che potremmo trascinare in giro per lo schermo e posizionare sull’elemento che vogliamo mettere a fuoco; il Moto X poi farà tutto da solo e rimarrà in attesa del nostro tap per scattare la fotografia.

Non sono presenti tuttavia molte altre impostazioni se non la possibilità di attivare/disattivare l’HDR+, il flash, la modalità panorama e l’autofocus per l’appunto.

Di seguito un video registrato alla qualità massima di 1080p e alcune foto scattate con lo smartphone:

Batteria

La batteria del Motorola Moto X è da 2300 mah non removibile e sul piano dell’autonomia abbiamo realizzato alcuni test come nostro solito:

  • Utilizzo meno intenso circa 16 ore di autonomia con 1 oretta e mezza di display acceso;
  • Utilizzo più intenso circa 14 ore di autonomia con 3 ore di display acceso;
  • 22 minuti di gioco a Real Racing consumano circa il 10% della batteria.

La componente più affamata di energia è sicuramente il display, soprattutto quando rimangono aperte per molto tempo schermate con molto bianco.

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Software

Sul piano software abbiamo Android 4.4.2 KitKat fin dal primo avvio, cosa davvero apprezzabile dato che ad oggi si contano ancora sulle dita delle mani i dispositivi aggiornati a tale versione.

L’interfaccia grafica inoltre non è stata toccata, se non in minima parte; probabilmente anche grazie all’acquisizione da parte di Google, la casa alata ha portato avanti lo stile di Mountain View presentando al primo avvio di alcune nuove funzionalità le tipiche schermate di istruzioni in sovraimpressione (utilizzando gli stessi colori e le stesse formattazioni).

Niente di nuovo dunque, se non fosse per l’implementazione da parte di Motorola di alcune caratteristiche che rendono questo terminale più che unico:

Schermo Attivo (Active Display)

Una delle funzionalità aggiuntive più utile presente sullo smartphone. Permette infatti di scoprire quali notifiche abbiamo ricevuto senza dover sbloccare il telefono e principalmente anche senza doverlo toccare. Infatti Active Display mostra ad intermittenza di qualche secondo quali notifiche abbiamo perso utilizzando il minor numero di pixel possibile in modo da risparmiare sul consumo energetico. Se lo smartphone inoltre capirà di essere in tasca, o appoggiato sullo schermo o in fase di chiamata, Active Display smetterà si disabiliterà momentaneamente finché non riprenderemo in mano lo smartphone o finché non finiremo la chiamata.

Active Display inoltre ha 3 tipi di input:

  • Trascinando dal centro verso l’alto apriremo l’ultima notifica ricevuta;
  • Trascinando dal centro verso destra o sinistra diremo all’active display di disabilitarsi fino al ricevimento della prossima notifica;
  • Trascinando dal centro verso il basso sbloccheremo lo schermo ed accederemo alla home screen.

Controllo a mani libere (Touchless control)

Questa funzionalità permette di utilizzare lo smartphone semplicemente con l’utilizzo della voce, proprio come accade sul Google Glass – se non meglio. Basterà infatti dire “Ok Google Now” seguito da una frase in Italiano per chiedere allo smartphone di compiere una determinata azione, sia questa una ricerca su Google, una chiamata, una domanda, l’invio di un SMS e tanto altro, compresa la possibilità di chiedere “dov’è il mio telefono?” per farlo squillare.

Il “Controllo a mani libere” funziona sia a display spento che acceso e principalmente solo con la voce del soggetto che l’ha configurato pronunciando 4 volte “Ok Google Now” nelle impostazioni.

Motorola Connect

Questa è un’altra funzionalità molto carina, che consente di avere una sorta di cronologia delle chiamate e degli SMS in cloud sul servizio di Motorola. In questo modo è possibile controllarli direttamente dalla schermata di Chrome installando il plugin “Motorola Connect”. Da questa schermata si potrà poi rispondere agli SMS o iniziare una chiamata.

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In conclusione

Motorola Moto X racchiude al suo interno l’essenza e l’esperienza di Motorola. È un’azienda che si è sempre caratterizzata per innovazione, materiali e tecnologia adottata e pur rimanendo fuori dal mercato per circa 1 anno è riuscita, grazie alla spinta di Google, a lanciare un prodotto perfetto per ogni situazione.
Le funzionalità software aggiunte sono poche ma ben studiate e personalmente preferisco uno smartphone pulito come Android stock, con piccole ma importanti aggiunte, che un software pieno di funzionalità che poi presenta numerosi problemi. Il prezzo al momento della stesura della recensione è pari a 399€.

Punti di forza:

  • Hardware ben studiato;
  • Sistema operativo e funzionalità connesse dedicate (active display, always listen on, …);
  • Ergonomia.

Punti di debolezza:

  • Batteria;
  • Software della fotocamera privo delle impostazioni più tecniche.

VOTI

Ergonomia 10
Hardware 8.8
Materiali 8.5
Display 8.5
Fotocamera 7.5
Audio 8
Batteria 7
Software 9.5
Qualità/Prezzo 8.5
Esperienza utente 10
Voto Finale

8.6